sabato 18 marzo 2023

Il Serpente

 


Venerdì 3 Febbraio 2023, ore 18:15.
Un giorno rileggerò queste righe e ripenserò al momento in cui questa decisione è stata finalmente presa. Ci ho pensato per anni. L'ho sognato, desiderato, fortemente voluto. L'ho sentito addosso, aggrappato alla mia pelle sottile, anche quando non c'era.
Di lui avevo già scritto, perché nella mia mente c'era anche quando era solo un sogno, un'idea, una diabolica tentazione che mi strisciava addosso. Lo accarezzavo con dita febbrili aspettando che arrivasse, quasi che si palesasse da sé. Ho rimandato per un tempo che mi è sembrato infinito, quasi titubante, ma in realtà spaventata che quello potesse essere solo l'inizio di qualcosa.
E alla fine, in un pomeriggio qualunque, chiudendo gli occhi ho contattato la tatuatrice. Ci siamo messe d'accordo per la metà di marzo, un sabato in cui mi auguro splenda il sole. Perché quando quel serpente si approprierà della mia pelle dovrà esserci un cielo incantevole.

Lunedì 13 marzo, ore 12:52.
Mancano pochi giorni, inizio a sentire la presenza di una leggera ansia. Ma di quelle convulse, adrenaliniche. Vorrei che fosse già qui sulla mia pelle. Vorrei poterlo accarezzare, guardarlo come si fa con quelle cose che ci destano meraviglia.
Mi pesa non poterne parlare con Fred, dovergli tenere nascosto un passo che per me è così importante. Glielo direi, se sapessi di poter avere da lui un appoggio. Ma tutte le volte che ne ho accennato, negli anni passati, mi ha fatto capire di non essere d'accordo. E ora come ora io non posso permettermi titubanze, discordie, frasi che metterebbero in crisi la mia decisione. Dunque taccio, tengo questo pensiero per me sola, lo cullo in una stanza vuota ma piena di sole. 

Sabato 18 marzo, ore 21:48.
Quante emozioni in queste ore.
Il grande giorno è arrivato e stamattina ero distesa sul lettino di Noemi per il tatuaggio. 
C'era il sole, c'erano nuvole bellissime a cui il vento ha cambiato forma più volte. C'era la paura di provare dolore, di ottenere un risultato distante da quello voluto.
E invece poi tutto è andato così bene che da quello studio sono uscita con il cuore di gonfio di gioia. 
Ora il mio piccolo serpente nero è qui con me, presenza che avvertivo anche quando era solo una bozza nella mia mente, una creatura da dare alla luce. Ed ora che è vivo, pulsante, reale, sento di aver chiuso un cerchio.
Fred non l'ha presa bene, chiaramente. Forse più per il fatto che ho voluto vivere tutto questo da sola che non per il tatuaggio stesso. Quella sua forma di delusione è l'unica macchia di questa felicità che oggi mi riempie tutta, si appoggia ad ogni cellula e la espande.

36 commenti:

  1. Mi sono andata a leggere il post che richiami. Capisco il tuo desiderio e capisco anche che Fred non l'abbia presa bene.
    Io non amo i tatuaggi su di me, non mi ci vedo. Però indipendentemente dal tatuaggio, so che se una cosa la si desidera ardentemente mal si sopporta le prese di posizione altrui, a maggior ragione quando limitano la nostra "sfera personale".

    Il mio disamore per i tatuaggi su di me è che penso all'inchiostro sotto pelle, al fatto che si diffonderà inesorabilmente e il disegno perderà nitidezza. Penso a qualcosa di estraneo nel mio corpo, che non sento mio, e che non potrò più togliere.

    Lo so, sono un po' estrema, ma io vivo malissimo ogni intervento "esterno" su di me. Quando si avvicinava la data del parto di ognuno dei miei due figli, pregavo perché non si dovesse eseguire alcun cesareo, alla sola idea che la mia carne venisse tagliata da un bisturi rabbrividivo. Certo, non mi sarei opposta se si fosse rivelato necessario... fortunatamente non lo è stato.

    Però, d'altra parte, porto gli orecchini. Non mi trucco ma gli orecchini li metto (ora ho due piccole perle, molto molto fini, le adoro).

    Immagino che il tuo serpente tatuato sia per te come una sorta di gioiello, qualcosa con cui ti piaci, con cui ti ci vedi, e quindi è giusto che sia. Fred capirà, secondo me.

    Un abbraccio,
    Nuvola

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    1. Si amano, si odiano, si può anche provare indifferenza, come per tutte le cose. Ciascuno sa cosa è meglio per il proprio corpo. Io il mio lo curo molto (vita sana, cosmetici quotidiani, cibo salutare, sport, niente fumo ecc...) per cui non avrei fatto un tatuaggio se lo avessi ritenuto insalubre per me. Non lo trovo neanche qualcosa di estraneo perché a lui ho pensato per anni, giornalmente, ed era già un pezzo di me. Dovevo solo buttarmi e darlo alla luce. Ora che l'ho fatto mi sento euforica e felice, so che molti altri hanno vissuto la stessa sensazione.

      Certo, Fred capirà. E' un uomo adulto ed intelligente. Sa che la pelle è mia e chiaramente ci posso fare ciò che ritengo opportuno.
      Un abbraccio.

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  2. Unico neo non aver condiviso con Fred ma passerà sicuramente, Lulù e io non non ne faremmo mai ma due nipoti che adoriamo ne hanno diversi e devo dire non ci dispiacciono, specie quando non sono di manifesta invasività, ma lo immagino discreto il tuo, comunque a richiamare epoche suggestive per storia e simboli.

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    1. Si si, il mio è davvero molto discreto, piccolino.
      Mi piacciono anche i tatuaggi grandi ma su di me li preferisco delicati.

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  3. Ricordo bene quel post e sono proprio contenta di averti nel club degli inchiostrati :)
    La sensazione del primo tatuaggio è una cosa tutta speciale, difficile da descrivere a chi non l'ha mai provata. È emozionante, liberatorio, soddisfacente, gioioso, rende euforici in qualche modo. È l'aver portato alla luce qualcosa che forse c'è sempre stato... non dico come le statue che escono dal marmo sotto i colpi dell'artista, ma quasi.
    Poi tu hai messo assieme quelle che per me sono due passioni, quindi a maggior ragione gioisco con te!
    Capisco che Fred possa essersi sentito escluso, ma confesso di capire fino ad un certo punto in questo caso... anche se son certa che sia questione che non ha avuto strascichi neanche per 5 minuti!
    Io aspetto che il marito finisca di elaborare il suo primo, per condividere anche questo piccolo aspetto con lui (ma senza tatuaggi identici perché anche no).
    Un abbraccio grande grande e crema idratante per il serpente :*

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    1. Ciao Saretta, che bello che li ami anche tu. Ne hai molti? quando hai iniziato?

      "Liberatorio".
      Tra gli aggettivi che hai usato e che approvo completamente, questo è quello che più si avvicina alla sensazione che ho provato. Bello che tuo marito stia elaborando il suo pian piano, senza fretta.
      Un abbraccio grande a te!

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    2. Io ne ho tre, il primo fatto a 40 anni, una spirale aurea in color henne sul bacino, a destra, giusto sull'osso per capirci.
      Poi ho un tribale sulla parte interna della caviglia destra, in grigio graffite. L'ha disegnato per me, quando avevo 18 anni, una carissima amica... e in qualche modo glielo dovevo. Storia lunga e a tratti molto triste cui penso spesso e che crea sempre sentimenti contrastanti, ma immagino che sia così per tutto ciò che ha rilevanza.
      Il terzo e ultimo è un mendhi sul dorso della mano destra, anche questo color henne, che parte da sopra il polso e arriva alla falange dell'indice.
      Sto progettando anche io il prossimo, perché tocca dirlo: i tatuaggi danno dipendenza, o almeno io sono vittima di questo che credevo fosse un luogo comune. E faccio una gran fatica a a contenermi, lo ammetto.

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    3. Da come me li hai descritti, li immagino proprio belli e significativi. Grazie :)
      Riguardo la dipendenza, forse solo ora inizio a capire cosa vuol dire...non nego che a me piacciono molto e che in futuro mi piacerebbe farne almeno altri due, sempre piccoli perché addosso a me li vedo solo così. Passeranno altri anni, ma credo succederà.

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  4. Ma dai che bello!!
    Se posso chiederti , come mai il serpente?
    Animale che poi a me ha sempre affascinato e fatto temere.
    Mia figlia mi ha chiesto di tatuarmi il suo nome, perché tutti gli altri papà hanno il nome delle figlie tatuato.
    Secondo me è un espediente per permetterle di farsene uno lei ahaha!!!
    Ma a 14 anni può continuare a sognarselo .
    Mi toccherà cedere con il pearcing sul naso a giugno se resterà promossa senza debiti.
    Son sicuro che lo sarà!
    Per il momento il suo nome Aurora , lo tengo tatuato nel mio cuore.
    Potrei farci un pensierino in futuro.
    Perché per me è l’unica cosa che ha senso tatuarmi.
    Saprei anche come sbizzarrirmi con il nome , rovesciando specularmente le due erre ad esempio.
    Mah?
    Ciao Sara

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    1. Hai tempo e modo di pensarci. Vero che tanti genitori hanno tatuati i nomi dei figli oppure anche solo le iniziali.

      Riguardo il mio serpente, dovrei scrivere un giorno intero per risponderti :D diciamo che ne sono ossessionata. E' un simbolo potentissimo, evocativo, che rimanda a numerose interpretazioni. Il mio primo anello d'oro, da bambina, raffigurava un serpente con l'occhio verde. E' il simbolo della tentazione, della rinascita, della trasformazione. Il serpente cambia pelle ma rimane sempre sé stesso ed è ancorato a terra quanto lo sono io.
      Un abbraccio.

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  5. Ricordo il post in cui parlasti del tuo desiderio di fare un tatuaggio. È il post con il quale ti conobbi. Sono contenta tu abbia riflettuto il giusto tempo prima di realizzarlo. È un animale che non mi piace e mi fa paura. Ma sicuramente avrà un significato particolare per te. Con il tempo anche Fred accetterà la tua scelta. Un abbraccio💛

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    1. L'ho meditato per anni, sicuramente non l'ho fatto alla leggera :)
      Vero, mi avevi conosciuta con quel post. Bello che tu sia qui a leggermi anche oggi. Grazie!

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    2. Si, capirà.
      Continuerà a non amare i tatuaggi, ma del resto non è necessario provare odio o amore per le stesse cose.

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  6. Ma perchè il serpente...forse te e Fred sapete di questa scelta io no so.... Arriveranno i miei 50 anni soldini che giacciono in un cassetto da anni, sul polso l'intreccio di due iniziali quelle dei miei figli...quindi ti capisco. E io ho anche un motivo per farlo il giorno in qui compirò 50anni....ma il serpente, gli altri ho capito sono più belli anche come significato Una bacio

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  7. La scelta del serpente è tua personale quindi non ti chiederò il perchè proprio quell'animale. È cmq un tatuaggio non di enorme grandezza se ho capito bene, quindi non penso sia invasivo ma al tempo stesso visibile da tutti o quasi. non ho capito dove l' hai fatto, collo, spalla, braccio mano?

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  8. Io sulla mia pelle non li amo, sono sincera, tra l'altro pure se li amassi credo non li farei perché ho troppo paura degli aghi xD. Ad ogni modo credo che visto che era una cosa che desideravi, hai fatto bene a farla. Fred, vedrai, che col tempo capirà.

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    1. Ma certo, capirà.
      Oltretutto il mio tatuaggio è piccolino e non invasivo. Non ci sbatte la testa di continuo, insomma :D

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  9. Decidere di farsi un tatuaggio è sempre un passo importantissimo. E poi il serpente è una cratura meravigliosa, piena di significati importanti, taumaturgica. Mi hai ricordato il giorno in cui ho deciso di fare il mio primo (e per ora unico) tatuaggio. Spero quest'estate di poter fare il secondo: una frase per me molto importante che, per ora, ho rivelato solo al Signor Marito. Vedremo se riuscirò nel mio intento!

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    1. Ecco il tuo commento recuperato dallo spam. Blogger rompe un po' le scatole ultimamente...

      Se farai il secondo, spero ne parlerai sul blog perché mi piacerà leggerne in proposito.
      Riguardo il serpente, ti ringrazio per aver capito. Qui pare che mi sia tatuata Satana in persona :D e porca miseria. Ricordiamoci che le associazioni sanitarie di tutto il mondo hanno un serpente per simbolo. Qualcosa vorrà pur dire, no?
      Grazie per il tuo messaggio. Un abbraccio.

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    2. Ma guarda, me ne sono accorta perchè vedevo che mi arrivavano le notifiche ma quando entravo per leggerle (perchè io sono curiosa e leggo sempre anche le risposte degli altri!) ho visto che la mia non c'era più! Anche a me ogni tanto Blogger fa le bizze, mi ritrovo spesso i commenti del povero Alberto in spam xD
      Certo che se riuscirò a fare il secondo tattoo ne parlerò sul blog, è qualcosa a cui tengo molto e che sebbene possa sembrare una scelta un po' pazza - specie alla mia età - ha un significato enorme. Di più al momento non posso dire!
      E visto che siamo sul tema "Serpenti e il loro significato" mi permetto di consigliarti un libriccino bellissimo: "La regina dei serpenti" di Laura Rimola. E' una raccolta di leggende e fiabe che secondo me ti piacerà molto. Ho dato un'occhiata online e sembra essere esaurito un po' dappertutto ma conosco l'autrice (ha anche un bellissimo blog qui su Blogspot!) e se vuoi mi posso informare! Un abbraccio grande anche a te!

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    3. Ma infatti meno male che te ne sei accorta :D io ci guardo nello spam, ma di sicuro non lo faccio ogni giorno. Quindi chissà quando lo avrei letto.

      "E' qualcosa a cui tengo molto", è proprio ciò che è per me il mio. E credo che forse sia così per ciascuno di coloro che decide di farsi tatuare, a meno che non lo facciano per moda. Però gli altri, quelli che ne hanno pochi e ben ponderati, secondo me lo fanno proprio perché ci tengono, perché gli attribuiscono un determinato valore e/o significato.

      Riguardo il libro, purtroppo da 2-3 anni a questa parte io riesco a leggere solo poesie. Con tutto il resto ho qualche problema di concentrazione. Però me lo segno, chissà che non riesca a riprovarci.
      Grazie di nuovo. Baci.

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  10. Ciao Cara Dama Bianca, sono felice che ti basti così poco per essere felice, un tatuaggio. Bella la scelta del serpentino nero. Sono creature molto particolari e spesso maltrattate oltre che sottovalutate. Io non amo per nulla i tatuaggi, proprio non mi verrebbe mai in mente. Ma su queste cose, come su altre, la vita è bella perchè è varia ed ognuno con il suo corpo più fare assolutamente quello che vuole ed eventualmente ciò che lo fa sentire meglio o gli da un pò di gioia. Un saluto, buon inizio di primavera e serena continuazione di settimana

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    1. E chi lo dice che è poco? :D per me è molto, avendolo a lungo desiderato. Ma che io sia una persona capace di essere felice anche con piccole cose, questo si, è assolutamente vero. Uno dei miei migliori pregi, mi vien da dire.
      Grazie, buona primavera anche a te :)

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  11. Tutto quello che striscia mi fa senso , i serpenti poi.....
    Tatuaggi ok ma non su di me , nemmeno le mie figlie .
    Se tu sei felice di aver realizzato il tuo sogno , benissimo .
    Qualsiasi cosa che ci renda felici , va bene , ad ogni uno
    la propria felicità .
    Abbraccio . Laura

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    1. Certo che va benissimo :D
      Non ho scritto questo post in cerca di consensi.
      Ognuno ha la sua opinione sui tatuaggi, come su mille altre cose.
      Baci.

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  12. Damaaaaa!! Sono finita in spam con il mio commento, mannaggia!

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    1. Davvero? Cavolo. Vado subito a guardare e semmai lo recupero. Grazie per aver avvisato.

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  13. Posso comprendere Fred, perché io detesto i tatuaggi.
    Quando mancò papà sia mamma che mio fratello si tatuarono il suo nome. Io non l'avrei mai fatto.
    Mi fa proprio senso l'idea di marchiarmi a vita, anche perché tendo a scocciarmi delle cose e poi come si fa?
    Comunque sono felice che tu lo abbia fatto se ci tenevi tanto. Fred capirà.
    Poi, il tatuaggio è in un punto nascosto, quindi potrà quasi dimenticarsi che tu l'abbia fatto. 😅

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    1. Che brutto verbo "detestare" :D
      Comprendo la scelta di tua madre e di tuo fratello :D poi chiaramente è giusto che sulla propria pelle ciascuno faccia quello che meglio crede.
      Baci.

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    2. detesto... la signora sputasentenze ha parlato

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    3. @Anonimo
      Solo l'Amore vero conosce la tua identità e per quanto tu possa detestare l'anonimato vedo che rimane al tuo servizio ,ne fai uso per qualcosa che proprio ti ha ferito a tal punto da esserne ossessionato...ferendo anche te a tua volta altri.Devi trovare la forza di perdonare e andare avanti una volta per tutte!

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