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Fonte: Farmaciadelcorso. net |
La natura sembrava voler scoppiare davanti ai nostri occhi.
Le foglie rosse ai bordi delle strade catturavano lo sguardo, provavano a decentrarlo rispetto al resto. Ma poi lo alzavi e trovavi un cielo come di primavera e alti alberi di un bell'arancio vivo come frutti maturi da toccare. E poi sterminate colline e il verde bosco e le nuvole rarefatte e le bacche sui cespugli.
Quando penso alla felicità mi ricordo sempre di attimi come questo e credo che porterò le sensazioni di questo pomeriggio con me ancora a lungo, come un bagaglio di gioia a cui attingere, come una borraccia di acqua fresca che guarisca l'arsura.
E mentre tutti e quattro tornavamo dai nostri chilometri, chiacchierando e ridendo come ragazzini, mi sono sentita chiamare. Un'automobile si era fermata in mezzo alla strada ed era lei. Quell'amica con la quale sono cresciuta, con cui si è vissuto di tutto, le gioie, i dolori, la rabbia, le liti, le delusioni, l'allontanamento emotivo e poi geografico.
Non la vedevo da cinque anni. Sua figlia era nata da pochi giorni e suo padre morì dopo appena due settimane da quella domenica.
L'ho raggiunta. E' biondissima ora. Ma il viso è sempre quello, come se il tempo si fosse fermato. E' scesa, ci siamo tenute a distanza per via del covid.
Non ci è stato concesso neanche un abbraccio ed è stato un tremolio continuo perché entrambe forse lo avremmo desiderato e non si poteva. Il covid ci ha tolto anche questo, la spontaneità di gesti che un tempo sarebbero venuti naturali e che oggi, invece, ci tengono a distanza di sicurezza da chi amiamo.
Ma l'emozione, quella, non è mancata un solo attimo.
Abbiamo parlato lì, in quella stessa piazzola dove tanti anni prima avevamo preso una pioggia torrenziale sotto ombrelli troppo piccoli in una mattinata terribile che ogni tanto mi torna ancora in mente.
E quando poi ci siamo salutate e lei ha iniziato a piangere per la commozione e i ricordi e chissà cos'altro, ho pensato che non l'avrei rivista più. Che quella era davvero l'ultima occasione, l'ultima volta. E allora quel momento, quegli istanti in cui le nostre vite hanno potuto incastrarsi di nuovo, è diventato emblematico, bellissimo e tremendo insieme, un regalo inatteso ma preziosissimo.