martedì 14 aprile 2020

Come Un Fuscello

Fonte: flickr. com



Piove ed era tanto che non accadeva.
L'odore di bagnato arriva fin qui, umido e campestre come lo ricordavo. 
Guardo attraverso la finestra con un'aria un po' assonnata, spenta, desiderosa di altri scenari. 
Sono stufa di vedere soltanto il palazzo di fronte. Stufa di guardare il tramonto dalla solita angolazione.
Le feste sono passate in sordina, eppure ci sono stati attimi in cui le ho avvertite dentro come se stessero esplodendo. Ho elaborato il piano della distrazione. Le pulizie, gli allenamenti, un buon ragù da portare in tavola, il sole al pomeriggio, qualche classico Disney con cui ridere con Fred. 
A volte basta non pensare, ma si può davvero? 
Per quanto tempo può funzionare?
Una volta che hai fatto tutto quello che dovevi e certi angoli sono diventati lindi e trasparenti come specchi. Una volta che hai calpestato tutto il suolo calpestabile. Dopo aver elencato i tantissimi motivi per i quali puoi ancora sentirti serena nonostante tutto.
Dopo tutto questo andirivieni distraente che non distrae abbastanza, ci si può finalmente pensare o no? Siamo ingrati se lo facciamo? Stiamo facendo vittimismo?
O è lecito soffrire per una situazione estrema in cui la mancanza di libertà permea e invade ogni poro della tua pelle?
Quando hai vissuto all'esterno la maggior parte del tuo tempo. Quando hai abbracciato alberi con gli occhi, osservato nuvole rincorrersi, albi spettacolari alle sei del mattino, onde perfette, rondini volteggiare, volpi uscire di notte dalla propria tana, lucciole di maggio.
Quando hai vissuto la tua intera esistenza sentendoti te stessa soprattutto in quel mondo immenso e fiabesco chiamato natura, come puoi restare più di un mese chiusa dentro quattro asfittiche mura e non cedere? Non farlo neanche un po'?
A volte mi sento resistente come uno di quegli arbusti che si piegano al vento senza spezzarsi. Altre, invece, sento di essermi già spezzata e ricomposta più volte. 

29 commenti:

  1. Cara Sara, la pioggia è quella che rigenera tutto, e oggi ne abbiamo bisogno.
    Ciao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso 

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    1. Speriamo sia una pioggia rigenerante allora :)
      Un abbraccio.

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  2. Capisco bene il tuo stato d'animo e ringrazio, ogni giorno, di essere nata pigra e pantofolaia. 😅
    Certo che puoi lamentarti e soffrire, anche se non sei positiva al virus e non hai perso parenti in questa guerra.
    Perché la retorica ha rotto i coglioni, perdonami, ed io ne sono vittima continuamente.
    Dunque piangi pure, se può aiutarti a sfogarti un po'.
    Ognuno dovrebbe avere il diritto di crogiolarsi nei propri problemi, senza che essi appaiano inutili o sciocchi al confronto di quelli ben più gravi degli altri.
    Però, cerca anche di sorridere.
    Un abbraccio.

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    1. Ciao Claudia,
      ho adorato quella tua frase e credo tu sappia esattamente quale :D mi ha strappato un gran bel sorriso.
      Piangere no, in realtà non me la sento ancora. Ma sicuramente sono in sofferenza fisica ed emotiva, chi e più e chi meno ci siamo tutti.
      Sorridere invece si, quello il più possibile.
      Un abbraccio.

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  3. beh, direi che è più che normale che tu sia così..... io ammetto di essere arrivato al limite della sopportazione...silente, ma pur sempre al limite

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    1. Oggi la fase di down è per tutti
      Io la accuso in tutti i modi possibili

      Vi abbraccio

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    2. @Francesco ti capisco perfettamente. Per te è anche peggio perché vivi solo e non esci per lavorare. Io sono già avvantaggiata da entrambi i punti di vista.
      Forza!

      @Pippa ci credo e mi dispiace tanto :(
      Un caro abbraccio.

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  4. Una situazione che ci mette a dura prova.
    E ti dirò: al di là di questa cosa specifica, io credo di essermi spezzato e ricomposto più volte.
    Più forte di prima.

    Moz-

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    1. Perché tu sei un guerriero ;)
      Anzi, no. Un cavaliere dello zodiaco :D

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  5. Anche secondo me ti sei spezzata e ricomposta. Come Moz.
    Forse anche io, ma non so se più forte di prima, come Moz :D.
    Da me la pioggia è tornata, leggera.
    E' stata una bella sensazione sentirne l'odore, questa mattina, quando sono uscito a comprare le mascherine.
    Però sono fiducioso, secondo me a inizio maggio gran parte d'Italia vedrà allentarsi le attuali restrizioni.
    E sono sicuro che la fase peggiore sia comunque alle spalle!

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    1. Forse Riccardo siamo come quelle lucertole che perdono la coda e poi aspettano di vederla rinascere.
      Anche io voglio nutrire la stessa fiducia. Non si può chiedere alle persone di resistere ancora più a lungo. Bisogna lavorare e bisogna ripartire. Un abbraccio.

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  6. È una situazione difficile per tutti, credimi, io sono al cinquantatreesimo giorno di quarantena e mi aspettano ancora tre settimane sicure, se non si allungherà ulteriormente e comunque quando anche tutto si riaprirà non sarà certo come l’abbiamo lasciata il 21 febbraio scorso, dovremo andare in giro con mascherine, guanti, distanziandoci gli uni dagli altri, non potremo viaggiare con aerei, treni come abbiamo fatto fino a cinquantatré giorni fa e molte attività lavorative saranno nei guai. È una situazione difficile ma finirà.
    sinforosa

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    1. Cara sinforosa, certo che ti credo. 53 giorni sono tantissimi, anche e soprattutto perché destinati ad aumentare.
      Facciamoci forti e andiamo avanti. Un caro abbraccio.

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  7. Ti dico la verità: in principio ero abbastanza forte, per quanto riguarda, specificatamente restare in casa, poi ho iniziato a spezzarmi e ricompormi per andare avanti. Seppur stia bene in casa, sta diventando troppo. Ho bisogno delle mie piccole cose.
    Mi ricompongo
    Un abbraccio :)

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    1. Ciao Pier,
      quando è troppo è troppo per tutti, anche per chi in casa solitamente ci sta bene. Le piccole cose sono proprio quelle che ci mancano.
      Baci.

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  8. Ti comprendo perfettamente. Ti posso solo dire di tenere duro ancora per poco perché secondo me dal 4 maggio è probabile che si possa riuscire sia pure con mascherina e guanti. Sarebbe già un passo in avanti.

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    1. Sarebbe un grande passo avanti, hai detto bene. Speriamo.

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  9. Cara Dama , è dura per tutti , credimi . Pensa solo ai bambini
    che hanno voglia di correre , trovare gli amichetti , giocare
    all'aperto , ecc...Io sono uscita l'ultima volta il 9 di Marzo.
    Per fortuna , dalle mie finestre l'occhio spazia e vedo
    giardini e orti degli altri caseggiati . Tanto verde insomma .
    Dò le briciole di pane agli uccellini e li sento cinguettare
    felici . Devo accontentarmi di queste piccole cose . Speriamo
    a Maggio di poter uscire , vedere il mare e camminare , camminare
    Dai , tu sei forte , ti pieghi ma non ti spezzi , e... vaiiiiii
    Abbraccio . Laura

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    1. Ciao Laura, ci credo eccome.
      E' dura adesso ma lo sarà anche quando potremo tornare alle nostre "abitudini", perché in realtà a livello economico la situazione sarà difficilissima per molte, moltissime persone.
      Speriamo a maggio, si. Che il mare manca. E anche tutto il resto a dire il vero.
      Un abbraccio.

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  10. "Quando hai abbracciato alberi con gli occhi, osservato nuvole rincorrersi, albi spettacolari alle sei del mattino, onde perfette, rondini volteggiare, volpi uscire di notte dalla propria tana, lucciole di maggio"

    Mi son presa questo pezzo metaforico che mi appartiene e di cui spero presto ne trarremo beneficio ... potendo inserire la spina per attivarne la connessione...sarà un ri-incontro con l'amato quello con il creato!




    L.

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    1. Io penso di essere fortunato ad abitare in campagna,però ora mi sto stufando,mi mancano i miei giri in mountain bike,il non poter fare quello che facevo...poi penso a chi sta peggio in ospedale,solo....

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    2. @L.
      Sarà davvero quel tipo di incontro lì. Ormai sto scalpitando affinché avvenga presto :)

      @blogredire anche io penso a tutto questo. Cerco di non essere lagnosa e ingrata perché sul serio c'è tanta gente che sta peggio. Ma è indubbio che la mancanza della vita vera si avverte tutta, e lo fa ogni giorno di più.

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  11. O è lecito soffrire per una situazione estrema in cui la mancanza di libertà permea e invade ogni poro della tua pelle?

    È lecito.

    È chiaro che non si può rischiare avventatamente di mettere in pericolo vite umane, però è chiaro che questo stato di cose non è sostenibile a lungo per i motivi più svariati.

    Si parla tanto della Svezia, nella stampa italiana, di come sono irresponsabili etc. A parte che le notizie sono stravolte e usate per giustificare la classe dirigente italiana (che, diciamolo, impeccabile non lo è stata), io credo che la strategia svedese sia perfettamente adatta a contenere il contagio in Svezia, senza mettere il cittadino in condizioni disumane. Si fa il giusto per contenere il contagio e dare modo ai cittadini di poter mantenere questa condotta il più a lungo possibile, senza passare il limite.

    Un abbraccio,
    Nuvola

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    1. Mi permetto di dissentire su questo punto, considerate le notizie di prima mano che arrivano da un carissimo amico che in Svezia vive, lavora e studia.
      Non sono neanche d'accordo sul fatto che noi si sia in condizioni disumane, anzi.
      Rimane il fatto che di certo la situazione sia complicata da gestire emotivamente e che la sofferenza nel trovare la quadra sia non solo lecita ma normale.
      Un abbraccio grande.

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    2. Anche io vivo in Svezia.
      Non mi conosci di nome e cognome, ma sappi che le notizie italiane sono molto stravolte. Se vuoi crederci, alla fine non ti posso convincere. Per me è però evidente.
      Non so dove stia e cosa faccia il tuo carissimo amico, e non ti chiedo di scriverlo qui (perché sarebbe anche una gran bella violazione della sua identità).
      Permettimi di dirti che, forse, l'unica città critica è Stoccolma.
      Tutto il resto (presunte dichiarazioni del premier che "non hanno fatto abbastanza" etc etc etc) è stato portato fuori contesto, come da prassi sensazionalistica della stampa italiana. Guarda le firme degli articoli, guarda gli altri articoli della stessa firma, e giudica da te.

      Non posso dire dell'Italia di prima mano se non tramite la realtà dei miei famigliari, che non sono a Milano. Ho però amici di Milano e sento quanto mi raccontano.
      Probabilmente, a contagio avvenuto, se non facevano come hanno fatto non so come sarebbe andata.

      Non è che voglio avere ragione a tutti i costi, ma visto che abito qui e vedo come funziona e come la stampa italiana stravolge le notizie, mi è difficile non parlare.

      Con questo, chiudo che non voglio dare adito a polemiche su un blog non mio, e che apprezzo proprio per il suo stile equilibrato.

      Nuvola

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    3. Nessuna polemica, nè qui nè altrove.
      Credo che tutto questo, l'intera situazione, passi dalla soggettività e da come le notizie, le condizioni, le opinioni vengono ricevute e gestite da ognuno di noi, con i propri pregressi e la propria sensibilità.
      Non vorrei essere nei panni di nessuno dei capi di governo ad oggi, perchè si trovano a gestire un momento senza precedenti e che porterà conseguenze inevitabili. Qualunque decisione prendano od abbiano preso porta con sè ripercussioni si scala enorme, è inevitabile che sentano il peso della resposabilità enorme, oltre che portarsi il peso delle critiche e degli attacchi personali, come se fosse colpa loro.

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    4. @Nuvola è lecito soffrirne perché questa condizione di clausura si sta protraendo a lungo ed è chiaramente innaturale. Poi certo siamo adulti e in quanto tali cerchiamo di andare avanti al meglio, ma dubito che si possa continuare così, per tante tantissime ragioni. E non ultima, quella psicologica.
      Un abbraccio.

      @Alahambra anche io non vorrei essere nei panni di coloro che devono prendere decisioni di questo calibro. Chi è ai vertici sta lavorando giorno e notte e bisogna essere grati, nonostante tutto. Speriamo che queste scelte pesino il meno possibile su ciascuno di noi.
      Un abbraccio.

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  12. Come ti ho scritto già in un altro commento non credo sia possibile mantenere lo stesso umore per tutto il periodo in quarantena, anche perché, come hai ben detto, prima o poi le distrazioni finiscono e si torna un po' a pensare.
    Io ogni tanto penso tra me e me "basta, non ce la faccio, oggi rischio la multa e vado ad abbracciare i miei nipotini" ma poi resto a casa perché non sono stupida ed incosciente.
    Va bene spezzarsi e ricomporsi, è altrettanto nobile che rimanere stoicamente compatti con sé stessi.
    Prima o poi finirà e secondo me, ci sembrerà come un sogno lontano da cui ci siamo svegliati e che racconteremo con un sorriso più o meno malinconico...

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    1. Ciao Paola,
      è indubbio che non si possa mantenere lo stesso umore ogni giorno, lo sarebbe in condizioni normali figuriamoci adesso :)
      Fai bene a non rischiare, non per la multa ma anche per il loro benessere.
      Un abbraccio.

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