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Fonte: imieianimali. it |
Sono diversi i suoni in campagna.
Qui è tutto più lento, più attutito, più morbido.
Anche di notte c'è un silenzio irreale che avvolge ogni cosa, l'ammanta come un guanto e predispone al sonno. Poggi la testa sul cuscino e quasi ti sembra di essere lì fuori, distesa sotto un albero secolare o accarezzata dal vento. Nutri la sensazione dell'erba che ti solletica la pelle e vedi farfalle vorticarti intorno, lievi come zefiro di primavera.
Qui di giorno si avverte solo il frinire incessante delle cicale e, quando cala il buio, solo il verso un poco inquietante di civette, gufi ed altri uccelli notturni.
Un tempo questi suoni erano casa mia.
Li conoscevo come le mie tasche, erano il sottofondo ovattato di ogni mia giornata.
E tornare qui, dove ho vissuto per tanti anni, è sempre come rientrare in una stanza nota. Conosci la disposizione dei mobili, gli odori che l'avvolgono. Puoi attraversarla al buio senza farti male, sporgendo solo un poco le braccia.
Ma questa immobilità, questi rumori tenui che si confondono col silenzio, si finisce col dimenticarli. Ad un certo punto li scordi, persa tra rumori, singulti, viavai di auto, di cantieri e di autoambulanze e di tutte quelle cose che rispondono al nome di civiltà.
Ma è davvero civile ciò che ci fa diventare parte di una massa insalubre e priva di senno?
Poi un giorno torni, ti ci ritrovi di nuovo dentro e capisci che ne avevi bisogno, che in quel mondo che si ferma c'è uno spirito di contemplazione che hai imparato proprio qui, tra queste colline, che è cresciuto insieme a te, che ti ha fatto da guida, che ti ha regalato un pezzo importante di sé. Ma anche di te. Potevi essere un guscio vuoto e invece hai respirato quest'aria che ti resterà sulle spalle per tutta la vita, come una brezza leggera d'estate o una sciarpa calda d'inverno.
E' un riparo, un rifugio, una protezione, una dimora invisibile agli occhi della gente nella quale puoi nasconderti quando bestie feroci t'inseguono e non sai dove andare.
Tu sei questo, sei senz'altro questo. E puoi stare lontana, per un po', ma poi devi anche tornare a riprendertelo.