Mi sono alzata con il mal di testa.
Ho fatto una buona colazione con latte scremato, una fetta di pane integrale e marmellata di fragole.
Fuori c'è un sole incredibilmente bello per essere una rigida giornata di febbraio.
Mi sono messa subito a sfaccendare. Bucato, pulizie, il letto da rifare, preparare da mangiare.
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Fonte: Fidelity Cucina |
Ho anche sentito mia madre, come ogni mattina. Le ho detto che questa domenica non ci vedremo. Solitamente andiamo a trovarli ogni due settimane, ma questo significa tenerci sempre impegnati in quell'unico giorno di riposo che ci tocca. Alzarsi presto, fare il viaggio fin lì, poi di nuovo quello di ritorno. Pontina, Raccordo, Autostrada. Autostrada, Raccordo, Pontina.
Seguire la scaletta sta diventando pesante, almeno per me. Sento di aver bisogno di respirare, di non dover necessariamente predisporre una domenica su due, che poi significa tenere occupata anche l'altra con tutte quelle cose che non si riesce a sbrigare mai.
Ho voglia di fare anche altro.
Una gita magari.
O un cinema.
Un pranzo fuori nel nostro ristorante preferito.
Una passeggiata al mare o in qualche borgo di provincia.
Qualcosa che implichi il poter passare del tempo da sola con Fred senza il lavoro di mezzo.
Ed è spiacevole dover sempre rinunciare a qualcosa o fornire un piccolo dispiacere a qualcuno quando, semplicemente, si desidera evadere.
C'è sempre quel tarlo, quella piccola sensazione di afflizione.
Faccio sempre quello che voglio, ma quando si tratta dei miei genitori, mi dispiace non poterli rendere contenti.
In questi momenti mi sento ancora quella scolaretta che andava a scuola precisa e faceva silenzio, quando in realtà aveva solo una gran voglia di urlare e scappare via.
Non l'ho mai fatto. Era troppo importante che loro fossero fieri di me, che non avessero motivi di cui lamentarsi.
Se avessi una figlia o una nipote o una bambina cui dare consigli, le direi di ribellarsi.
Di farlo senza preoccuparsi di quanto quella ribellione possa recare fastidio.
Di fare rumore, di gridare, di aggirare qualche regola.
Di andare oltre gli schemi, di percorrere la strada oltre i paletti.
E' una fase importante, quella lì.
Chi ci ama lo fa anche se sbagliamo un compito di matematica o ci prendiamo una sbronza il sabato sera. Il figlio perfetto non è quello che non alza mai la voce, è quello che riesce ad essere se stesso.
Chi ci ama lo fa SOPRATTUTTO se sbagliamo un compito di matematica o ci prendiamo una sbronza il sabato sero.
RispondiEliminaIl vero amore è infatti accettare anche gli errori, i lati oscuri, i bassi di una persona.
Perché quella persona vale comunque tanto.
(passato il mal di testa?)
No Riccardo, il mal di testa è ancora qui con me :)
Eliminatemo mi resterà accanto tutto il giorno. Forse è amore anche questo :D
Penso che genitori che amano veramente i figli, dopo essersi liberati dagli egoismi, dovrebbero capire le esigenze di una coppia di ragazzi che si amano. Figli che amano veramente i genitori capiscono la gioia che provano nel vedere le loro creature.
RispondiEliminaGus la colpa non è dei miei genitori, è mia.
EliminaQuando ho detto a mia madre che volevo fare altro, lei mi ha detto: fai bene.
E' un mio senso di responsabilità innato nei loro riguardi che non riesco a scrollarmi di dosso neanche adesso che sono adulta. E che non mi hanno inculcato loro.
Le mie risposte agli argomenti dei post che leggo cerco di generalizzarli con impressioni concettuali. Non cerco le colpe.
EliminaOk, grazie per avermi fatto comprendere meglio la tua ottica :)
EliminaTi auguro una buona giornata.
io ho genitori e figli a Torino. è un impegno, vero, ma ormai ho fatto abitudine
RispondiEliminaOrmai si, mi sa che sono anni che lo fai :)
EliminaA mio parere dovresti cercare di essere più indulgente con te stessa. I genitori amano anche i difetti dei loro figli.
RispondiEliminasinforosa
E' certamente così.
EliminaPiù un mio modo di percepire le cose che un loro atteggiamento.
Ieri la prima festa di diciotto anni nella classe di mia figlia. Da giorni la vedevo come se mi avesse voluto dire qualcosa di importante e avevo l'impressione che questa cosa mi avesse dato un forte dispiacere (tipo "Da oggi tifo x la Juve". D'altro canto mi sentivo tranquillo in quanto la vedevo come sempre con mia moglie anzi ancora più complici. Però a me questo non bastava l'ho chiamata e siamo andati a passeggiare in riva al mare dove le ho chiesto il problema. Era/è un problema di cuore!!! Voleva farsi venire a prendere a casa dal ragazzo in modo UFFICIALE e aveva paura di deludermi, di darmi un dispiacere e teneva tutto dentro. Che le ho risposto? Che come sempre mi troverà al suo fianco perché siamo un tutt'uno in cambio le chiedo sempre e solo la sincerità come ha sempre fatto.
RispondiEliminaSe non farà un qualche cosa nella vita dovrà essere una sua libera scelta mai condizionata da noi genitori o dalle nostre aspettative. La vita è una sola e va vissuta. Vissuta ma non buttata.
"Da giorni la vedevo come se mi avesse voluto dire qualcosa di importante e avevo l'impressione che questa cosa mi avesse dato un forte dispiacere..."
EliminaScusa gli strafalcioni. Non ho riletto e mi trovavo su un aliscafo in procinto di affondare col cell di un amico.
Che tenerezza tua figlia titubante che non sa che parole usare per dirti ciò che deve.
EliminaHo provato commozione nel leggerti. Le hai dato una bella risposta, bravo. Mi sa che sei un papà speciale :)
Ma poi come avete fatto a non affondare con l'aliscafo? :D spero siate tutti interi. Un caro abbraccio.
Il comandante ha avvisato di un cambio rotta per "assecondare" due onde anomale stimate in circa due metri. Bhe la seconda non l'hanno assecondata bene e ci siamo inclinati di 20°. A bordo hanno dovuto quasi schiaffeggiare delle maestre per calmarle perché andate in panico mentre i bambini gridavano Ancora, ancora ahahahah.
EliminaFaccio il "moderno" però quando LUI è venuto a prenderla, mentre aspettava gli ho fatto vedere la mia collezione e devo dire la verità? Ha recepito il messaggio. ;)
Ma c'è da capirle le maestre :D
EliminaMi sarei un po' spaventata anche io, forse pure perché non sono abituata.
Sotu un giorno devo scrivere un post in cui vi racconto il primo incontro di Fred con i miei genitori.
Non scorderò mai lo sguardo di mio padre, che secondo me era molto simile a quello che hai fatto tu a LUI.
Presente.
RispondiEliminaFiglia ribelle.
Amica ribelle.
Sorella ribelle.
Moglie ribelle.
Mamma ribelle.
Io, ribelle.
Ti basta?
E più invecchio, più lo divento, perché la libertà è un "vizio che non voglio smettere mai".. 😉
Bacio a te.
E goditi la tua domenica con Fred.
Ma tu non invecchi.
EliminaDiventi più interessante come il vino :D
Grazie per l'augurio per questa domenica. Baci.
Cara Sara, la vita e la famiglia è un saliscendi, e bisogna accettare tutto.
RispondiEliminaCiao e buona serata con un abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Bisogna fare del proprio meglio. E di più non è possibile.
EliminaUn sorriso Tomaso.
Capisco quel senso di malessere quando si pensa di deludere qualcuno, specie i genitori. Che poi è anche la sensazione di perdere un'occasione.
RispondiEliminaComunque spero che tu possa goderti e riposare questa domenica :)
Grazie Pier.
EliminaSpero effettivamente di poter passare una domenica piacevole, così da rendere meno gravoso quel senso di malessere lì. Baci.
Io sono più lontana di te, ed effettivamente il viaggio si fa sentire. Nei week end in cui vado dai miei praticamente non mi riposo...
RispondiEliminaPosso immaginare. E tu mi sa che li puoi vedere meno di me. Il viaggio è lunghetto.
EliminaHo avuto un sacco di tempo libero fino ad ora è ho sempre avuto la possibilità di vedere i miei con alta frequenza senza dover necessariamente programmare. Poi due anni e spicci fa abbiamo preso il cane e già le cose si son complicate parecchio. Ora il lavoro è più "normale" e il tempo lo devo proprio gestire tutto per bene. Pesa per una come me con i ritmi lenti e pigri e soprattutto mi dispiace per mia madre che, pur con tutti i suoi impegni quotidiani (molti più dei miei per inciso), so essere da sola. Da quando papà non c'è più è difficile e non poco.
RispondiEliminaPerò la vita è una, il tempo è contato, e tutto il repertorio di verità a questo connesse.
Mia madre poi ha vissuto come te, con questo pensiero di dover essere perfetta, di non far rumore, di non creare preoccupazioni... io sono stata educata in modo piuttosto rigido ma mi è stato insegnato che la libertà personale, nella testa, è imprescindibile. Ai tuoi certo dispiacerà di non vederti come a te non stare con loro, ma serve per te e Fred tempo per voi due soli per essere coppia, parlare, ridere e baciarvi come adolescenti. Lo sai tu e lo sanno i tuoi, ne sono certa: han tirato su una persona specialde, devono esserlo per forza pure loro!
Le tue parole, lo ammetto, mi hanno fatto un gran bene al cuore.
EliminaSo che tua mamma ti vedrebbe più spesso, a maggior ragione se fino a due anni fa ti vedeva di più. Sono le abitudini belle che un genitore non vorrebbe mai perdere.
Però si fa quel che si può...e tutti sappiamo che a volte la vita è un frullatore.
Un abbraccio.
condivido in pieno la tua riflessione.
RispondiEliminada padre le poche volte che mia figlia "ha rovesciato il tavolo" l'ho ammirata perchè sentivo che anche nella ribellione lei c'era (con noi e con se stessa).
massimolegnani
Qualche volta l'ho fatto anche io, non credere.
EliminaPerò se guardo verso la mia adolescenza, noto di aver avuto, per loro, un rispetto anche eccessivo.
Concordo sul tuo ragionamento e la tua chiosa finale se la ribellione non è fine a se stessa e per futili motivi e cmq sono più per un dialogo costruttivo.
RispondiEliminaIl dialogo costruttivo va bene per gli adulti.
EliminaA volte gli adolescenti hanno bisogno di alzare un po' le penne, anche solo per rendersi conto che gli sono spuntate.
Capisco quello provi quando parli delle partenze per andare dai tuoi genitori: io ho studiato fuori dalla mia città (ma dentro la mia regione) e ci mettevo non poche ore per ritornare dalla mia famiglia, a volte anche per pochissimo per poter partecipare a compleanni ecc.
RispondiEliminaAdesso che sto cercando lavoro a Roma so già che sarà ancora più dura.
È che io penso non tanto di dare un dispiacere, ma che se non tornassi regolarmente sarebbe come rubare del tempo di cui mi potrei pentire...
Comunque sono assolutamente d'accordo, chi ti ama non ha a cuore i tuoi errori ma la tua felicità. Se qualche volta ti va semplicemente di evadere non farai un torto a nessuno, anzi. Vedila dal lato positivo: avrai cose nuove da raccontare ai tuoi la settimana in cui invece tornerai da loro :-D
P.s. io sono una patita della cioccolata ma la marmellata di fragole o ciliegie spalmata sulle fette biscottate insieme al burro in estate è un musr :)
"È che io penso non tanto di dare un dispiacere, ma che se non tornassi regolarmente sarebbe come rubare del tempo di cui mi potrei pentire..."
EliminaPaola io ci penso costantemente.
Non l'ho scritto perché è uno di quei pensieri che fanno male e che si preferisce tenere in un angolo.
Ps=Io senza burro, devo dire che mi piace tanto già così :) un abbraccio.
Come è già successo altre volte, avrei potuto scriverlo io questo post: mi ci ritrovo molto! Non ho davvero nulla da aggiungere!
RispondiEliminaChe cosa carina :)
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