Detesto sudare.
Eppure mi piace.
Detesto le goccioline sulla faccia.
Eppure mi piace sentirle sulla schiena.
Detesto il caldo che mi provoca rossori ovunque quando cammino.
Eppure mi piace quel tepore sulla pelle, quei momenti asfissianti in cui penso di non poter sudare più di così.
Ho scoperto che per quanto possa essere fastidioso tutto questo, provo un piacere subumano nel vederlo venire fuori dal corpo. In quei momenti mi sembra di sentire tutto: le gambe, le braccia, il collo, le vene, il cuore che pompa, i polmoni che che lavorano. Mi sento davvero me stessa, in mezzo a quella fatica. Tiro fuori tutto insieme al sudore: lo stress, i pensieri, gli impegni da onorare, le incazzature per questo governo che non si riesce a fare.
E allora guardo il cielo, il verde, persino l'erba alta ai bordi di certe strade. E tutto mi sembra perfetto, incredibilmente allineato. Uno sfondo unico, meraviglioso, che non ce n'è uno uguale.
Cose che esistevano anche prima che iniziassi a camminare per sport, ma che ho visto ed apprezzato soltanto dopo, attraverso le lenti dell'euforia, dell'adrenalina, della voglia di esserci ogni giorno.
Come vivevo prima?
Prima di questo sudore che elimina le tossine, prima di questo mare che abbraccia gli occhi e li rapisce, prima di queste gambe dure di cui vado enormemente fiera.
Non era così bello il mondo, prima. Eppure era lo stesso. O no?
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Fonte: thumbs |
E allora guardo il cielo, il verde, persino l'erba alta ai bordi di certe strade. E tutto mi sembra perfetto, incredibilmente allineato. Uno sfondo unico, meraviglioso, che non ce n'è uno uguale.
Cose che esistevano anche prima che iniziassi a camminare per sport, ma che ho visto ed apprezzato soltanto dopo, attraverso le lenti dell'euforia, dell'adrenalina, della voglia di esserci ogni giorno.
Come vivevo prima?
Prima di questo sudore che elimina le tossine, prima di questo mare che abbraccia gli occhi e li rapisce, prima di queste gambe dure di cui vado enormemente fiera.
Non era così bello il mondo, prima. Eppure era lo stesso. O no?