venerdì 24 febbraio 2017

Non Tutti Buoni i Venerdì

Fonte: i.ytimg. com

Il tempo è grigio e triste, sia dentro che fuori. Forse più dentro che fuori. 
Sono arrivate delle notizie spiacevoli e siamo tutti un po' preoccupati. Quel genere di notizie che ti mettono addosso l'ansia. Che ti fanno annaspare, che ti fanno chiedere come riuscire a districarti, a cambiare la rotta delle cose. 
Ed ora mi sento come quell'uccellino sulla staccionata: piegata dagli eventi, dagli agenti atmosferici, da fatti che non so come cambiare né gestire.

sabato 18 febbraio 2017

Ancora Sabato

Questa settimana è stata sfiancante.
Per tutte le ragioni elencate nel post precedente e anche per una stanchezza fisica e mentale che è andata a sommarsi al resto. Ed oggi è ancora sabato, si lavora come sempre fino a stasera.
La verità è che vorrei aver già finito. Avere il tempo di dedicarmi anche ad altro o poter anche solo preparare un dolce da portare ai miei, domani. Da quanti mesi non preparo una torta a mio padre? un tempo lo facevo sempre. Ora al massimo riesco a comprargliene una già pronta. E non è la stessa cosa. 

Fonte: diredonna.it

Stamattina mi sono svegliata con la pioggia. Avrei voluto andare a camminare ma tollero tutto fuorché le gocce fredde che mi cadono addosso. E così a malincuore ho rimandato, con quel fastidio di sottofondo che mi accompagna sempre quando programmo qualcosa che poi non riesco a portare a termine.
Saranno contenti la mia caviglia ed il mio polpaccio, doloranti da qualche giorno e messi in un angolo con la sciocca speranza che non pensarci basti a farli guarire. Ieri ho camminato per un'ora, scelto un percorso diverso che mi ha dato molta soddisfazione. Ed oggi sento che mi manca fare altrettanto. Mi manca quell'assenza di pensieri, sentire la testa che si sgombera, che si libera.
Non è una sensazione meravigliosa? in quegli istanti senti solo le gambe sull'asfalto e la musica alle orecchie. Chi ti passa accanto non esiste. Non esistono le auto, non esistono i cani che sbattono addosso ai cancelli con la voglia di azzannarti. Non esiste niente e torni in te solo sotto la doccia, quando l'acqua porta via il sudore e con esso anche la sensazione di libertà.

mercoledì 15 febbraio 2017

Di Corsa

San Valentino quest'anno è stato una totale ciofeca.
Il nostro dipendente ha la febbre da qualche giorno per cui si fanno turni doppi per coprire anche le sue mansioni e le sue ore. Come se non bastasse, mio cognato arranca e si lamenta ad ogni due per tre. La lavastoviglie si è rotta sul più bello lasciandoci in panne, con le colazioni da servire, la gente che sclerava, tutta la roba da lavare ed asciugare a mano. Per comprarne una nuova bisogna attendere una settimana per la consegna. E anche riparare la vecchia significa aspettare. 
E poi tutti gli altri problemi di sempre, quelli da seguire passo passo. Il commercialista che telefona, la banca da foraggiare, gli uffici che lavorano ad un ritmo stanco senza render conto delle scadenze altrui. 

Fonte: Letizia Turrà

Ieri sera Fred ed io eravamo così sfatti, incazzati e sfibrati che abbiamo cenato in silenzio, ognuno perso nei propri pensieri. 
Fortunatamente avevamo festeggiato due giorni primi, domenica. Con pranzo fuori, scambio dei regali, mise sexy e compagnia bella. Sempre detto in fondo: meglio un uovo oggi che se aspetti la gallina stai fresco. 

lunedì 13 febbraio 2017

La Via delle Mimose



Un'altra mattinata frenetica, questa settimana inizia bene.
Mi sono alzata presto, sono andata a camminare. C'era il sole e faceva quasi caldo, più della scorsa settimana sicuramente. Ho scelto un nuovo percorso per poi scoprire che mi piaceva più l'altro. Sono rientrata, ho fatto la doccia, pulito a terra, organizzato il pranzo, la cena, messo a lavare gli abiti sudati. E alle dodici si va a lavoro. Voglio cominciare bene anche questo lunedì che inizia ad avere il profumo della primavera. C'è una via dove quattro mimose in fiore mi accolgono ogni mattina e un giorno non ho resistito dal rubarne un minuscolo ramoscello. Mi piace la mimosa, mi ricorda mia zia. Era il suo fiore preferito, ne avevamo un grande albero in giardino. Fu piegato due volte dalla neve e alla terza si ruppe in modo irrecuperabile. La guardammo stroncata e ferita e ci venne da piangere. Pensavo non ci fossero mimose qui, ne avevo viste davvero di rado. Trovarmene davanti quattro piante è stata una rivelazione ed ora non posso fare a meno di tornarci giornalmente, annusare, guardare, sentirmi un po' più a casa. 

sabato 4 febbraio 2017

A Piedi Sulla Strada

Fonte: viverepiùsani. it

Mi alzo presto, abbandono il letto caldo per vestirmi in fretta ed uscire. In questi giorni sono stata agevolata da un clima più mite che mi ha consentito di evitare sbalzi troppo bruschi di temperatura. Scelgo le vie interne, lunghissime, quelle che avevo attraversato solo in macchina. Vedo le case, vedo i gatti appollaiati nei giardini e sui muretti, vedo i padroni mattinieri di cani al guinzaglio. Vedo pure i cumuli di cacca che lasciano in giro perché la civiltà è cosa sconosciuta ai più. 
Qualche automobile mi passa accanto, poche. Sento le gambe che si sforzano felici di farlo. Il contapassi è arrivato, ora ci trovo anche più gusto. La musica alle orecchie, mia unica e sola compagna in quest'avventura appena nata.
E per la prima volta in più di tre anni e mezzo dal mio trasferimento, mi sembra di vivere davvero questo luogo. Le sue strade, le sue villette, le tante auto parcheggiate sul ciglio. Per la prima volta mi sento parte integrante di tutto questo, di quella vita sotterranea che non vedevo mai. 
Ogni tanto mi capita di incontrare qualcuno che come me si alza presto per camminare. Una cliente, una ragazza della mia età, due tipe strampalate che camminano insieme. Ci guardiamo e basta, poi ognuno procede per la propria strada. Siamo individui silenziosi tra le vie del paese che si sveglia. 

mercoledì 1 febbraio 2017

Iniziare a Camminare

Deciso qualche giorno fa, iniziato questa mattina.
Ho messo la sveglia, mi sono alzata, lavata, vestita. Ho preparato la mia solita irrinunciabile colazione: un bicchiere di latte scremato, all bran, tre biscotti grancereale al cacao. 
Ho indossato la mia tutina rossa ed una giacca aderente blu con il cappuccio. Scarpe comode con le strisce rosse. Che non si dica che vado in giro con i colori spaiati.
Le cuffiette alle orecchie, gli occhiali scuri. Che poi il sole non c'era neppure, li ho messi per coprire le occhiaie ovviamente. 
Ho iniziato a camminare subito con un buon ritmo, attraversato strade che conoscevo appena. E le mie gambe erano felici, quasi estasiate direi. 
Solo mezz'ora, perché è pur sempre la prima uscita ed avevo anche paura che iniziasse a piovere. Tornata a casa ho fatto la doccia e iniziato tutte le solite pratiche di ogni giorno. Con dentro la consapevolezza di aver iniziato qualcosa che forse mi farà bene, che forse mi renderà soddisfatta di me stessa.

Fonte: tropismi.it

Ho ordinato un contapassi, dovrebbe arrivare entro lunedì. Domenica ho anche acquistato delle nuove scarpe "giuste" ed una tutina blu e bianca più leggera. E mentre lo facevo, ancora titubante, chiedevo a Fred:"Secondo te lo farò davvero? Inizierò sul serio?"
:"Secondo me no." Mi ha risposto.
E se in un primo momento mi sono sentita scoraggiata, in quello successivo ho preso quelle tre parole come un monito. Avrei iniziato davvero, l'avrei fatto nonostante gli impegni, le tante cose da fare ogni giorno, il tempo risicato. Lo avrei fatto e basta. Per dimostrare a me stessa e a lui di non essere solamente ciò che sono sempre stata. Per dimostrare di poter essere anche diversa. Degna di fiducia, ad esempio.