Oggi ho trascorso la mattinata con mia madre, in giro per il paese. Venerdì qui è giorno di mercato e le persone si riversano tutte per le due piazze, incuranti del clima.
C'era tanta gente, amici che non vedevo da tempo. E' stato un susseguirsi di saluti, di risate, di pacche sulle spalle, di quel piacere intenso di rivedersi e raccontarsi come sta andando. Vecchi clienti a cui ho voluto un bene dell'anima, compaesani con cui mi fermavo a scherzare sotto le piante della piazza.
Amaranto con i suoi occhiali a specchio ed il suo dialetto pronunciato come un vanto.
Sandro e i suoi tre fratelli, sempre gli stessi nonostante il passare del tempo.
Carlo e i suoi libri, peccato non aver incontrato la moglie, mia cara amica.
Irene e Franco. Gli abbracci, i sorrisi sinceri, quell'affetto rimasto inalterato nel tempo.
Susy e il suo cane, ormai vecchissimo, che cammina a malapena.
Gli amici della pro loco, col sorriso sulle labbra e tanta voglia di fare.
Giuseppina con i gratta e vinci tenuti sempre in mano come un libretto.
Il peruviano dal sorriso travolgente.
Fonte: stile.it |
Faceva un freddo maledetto, avevo le mani congelate ed il naso rosso. Eppure non smettevo di ridere, di salutare, di abbracciare, di catturare tutto e tutti.
Caspita se è stato bello. Ho fatto il pieno di calore umano.
Per mamma un po' meno gradevole: dice che con me non si può andare in giro, mi fermano in troppi.