Ieri pomeriggio sono andata a vedere il terzo capitolo della saga di Bridget Jones al cinema. Dovete sapere che di Bridget io sono una fan sfegatata e l'ho sempre considerata alla stregua di una cara amica. Quella pasticciona a cui ne succedono di tutti i colori ma che tuttavia non puoi non amare, perché è una di quelle rare persone che evita accuratamente di prendersi troppo sul serio, che sa ridere dei suoi guai e che riesce a tirar fuori un pizzico di coraggio quando serve.
Certo, Bridget Jones è stato un personaggio letterario prima e uno cinematografico poi. Ma è anche una di noi.
Una di noi donne che vorremmo essere perfette ma che, con tutta la buona volontà del mondo, non ci riusciamo. Noi donne che non siamo nate fighe come modelle e che magari siamo solo passabili. Noi che ci barcameniamo tra la voglia di perdere qualche chilo e quella di ingozzarci di cioccolato come se non ci fosse un domani. Noi che temiamo il momento di salire sulla bilancia ma che poi non sappiamo dir di no ai manicaretti della mamma. Noi che siamo tentate dall'uomo tenebroso ma che poi amiamo quello che si piega le mutande. Noi che bramiamo l'indipendenza senza per forza di cose voler rinunciare ad avere accanto l'uomo che ci piace.
In questi anni Bridget mi ha tenuto compagnia. Era a lei che ricorrevo se avevo la febbre. Il suo dvd quello che sceglievo se fuori pioveva e sentivo montarmi dentro la malinconia. Era la sua compagnia quella che ricercavo quando dovevo attaccare i punti del latte e ad un gesto tanto noioso volevo quantomeno associare qualche bonaria risata.
Vedere la conclusione della sua storia è stato emozionante. Che fai, la tua amica del cuore vuole raccontarti come sta andando la sua vita e tu non l'ascolti?
Ho riso tanto, pianto anche un po'. E l'epilogo, che vorrei tanto raccontarvi ma non posso, mi ha reso felice. Era esattamente il tipo di finale che ho sperato di vedere in questi anni. Nonostante tutte le lotte, la confusione, i guai, le cazzate, l'incontinenza verbale, le frasi sconclusionate...Bridget ce l'ha fatta. E' cresciuta ed ha avuto il suo lieto fine.
E la sua vita, in fondo, è simile a quella di molti di noi. Non è perfetta, non è tutta in discesa, non è sempre come ce l'aspettavamo. Però c'è una luce in fondo al tunnel ed è bello sperare che ognuno di noi, un giorno, possa aspirare a vederla.