Come la maggior parte delle donne di Amatrice, Pasquetta sapeva cucinare bene. Qualunque cosa passasse sotto le sue mani diventava squisito.
Ciononostante a me lei piaceva soprattutto per la sua pacatezza. La conobbi diversi mesi dopo sua figlia, la zia di Fred, e ad un primo sguardo non potei far altro che associarla a lei. Era la sua copia matura. Gli stessi capelli biondi sempre ben acconciati. La stessa espressione serena, elegante e composta.
Quando mi incontrava mi salutava sempre con un sorriso e mi diceva, ogni volta, "Sara, sei sempre bella". Quattro semplici parole che avevano la capacità di rendermi felice perché un apprezzamento da quella donna così piacente anche in età avanzata mi rendeva orgogliosa.
Suo marito mi faceva ridere. In senso buono, ovviamente. Era una persona allegra, giovale, simpatica, sempre con la battuta pronta.
Seduti insieme a lui e a suo cognato alla Cresima del nipote non smettemmo un attimo di ridere. Sembravano due ragazzini a cui l'allegria non mancasse mai.
Seduti insieme a lui e a suo cognato alla Cresima del nipote non smettemmo un attimo di ridere. Sembravano due ragazzini a cui l'allegria non mancasse mai.
Fonte: linkbellissimi.eu |
Ricordo ancora quando festeggiammo il loro cinquantesimo anniversario di matrimonio, in quella chiesetta che somigliava così tanto a quelle del mio paese che me ne innamorai. E due amatriciani come potevano non scegliere una chiesetta che non ricordasse loro i nostri luoghi, la nostra provincia? io avrei fatto lo stesso. Perché noi gente di Rieti questa passione per le nostre radici spesso ce l'abbiamo nel sangue. Ci scorre nelle vene, matura con gli anni, non ci lascia mai.
E così, benché vivessero da tanti anni qui sul litorale, ad Amatrice loro tornavano spesso. In quella casa che amavano a dismisura, così come le vie del paese ed i suoi paesaggi. In quella casa in cui hanno trovato la morte. In quella casa che non esiste più, così come non esiste tutto il resto. Tutto spazzato via, tutto caduto giù.
Se c'è una cosa, in tutta questa dolorosa vicenda, che mi faccia sentire meglio...è saperli insieme. Hanno vissuto insieme, insieme hanno abbracciato la morte.
Non so se uno dei due avrebbe saputo vivere senza l'altro. E sebbene nel mio cuore provi una pena infinita per i loro figli e i nipoti, non posso far altro che pensare che Gigi e Pasquetta avrebbero voluto così. Essere insieme anche negli ultimi istanti della propria vita.