Era una vita che non trascorrevo una giornata con la mia famiglia per intero.
I miei genitori non li vedevo da un mese ed i miei cugini ed i miei zii da un tempo ancora più lungo. Gli zii probabilmente da prima di Natale.
Una grande tavolata, risate, roba buona da mangiare, quel calore intorno così piacevole. Frutta, dolci, una pastasciutta con i pistacchi e lo speck.
Fonte: associazionepiuinforma.org |
Questi trentuno anni non li volevo festeggiare. Fred me lo ha chiesto più volte ed ho sempre declinato. Ieri non è il mio compleanno che abbiamo festeggiato, anche se non sono mancati regali ed auguri, eppure penso che non potesse esserci dono più bello di questo. Quello starsene tutti insieme, appassionatamente. Come quando ero una bambina e correvo da una casa all'altra, talvolta rovinando sulla breccia del giardino per poi rialzarmi e ripartire.
Il biglietto che mio fratello ha accompagnato al suo regalo mi ha commosso. E' proprio vero che talvolta la lontananza acuisce i sentimenti e l'attaccamento. La scorsa domenica siamo corsi a Roma pur di rivederci. Ci siamo fatti una foto in fretta che ora lui pensa di incorniciare. Ha detto che gli mancavo troppo.
E capita spesso anche a me. Una fitta che mi staziona quasi permanentemente in mezzo al cuore.