martedì 30 giugno 2015

Vecchie Conoscenze

Ogni tanto mi capita di sognare persone che hanno fatto parte della mia "vita passata". Quella in cui ero ancora a casa dai miei, lontana da qui, nel paese in cui sono nata e cresciuta.
Questa notte ho sognato un uomo, uno di quelli che potremmo tranquillamente definire conosciuto da tutti. Il mio paese natio conta poco più di seimila anime e non è difficile essere noto ai più. Lo ero anche io, fin quando ho vissuto e lavorato lì. 

Fonte: aliyyosh.com

Quest'uomo non si è mai sposato. Quando l'ho conosciuto aveva quarantaquattro anni, venti più di me all'epoca dei fatti. E' un uomo piacente ed ho sempre pensato che amasse farsi notare. Prima ancora che iniziassimo a parlare aveva per me un interesse di qualche tipo, lo notavo da come mi osservava quando mi passava vicino. Mi intimidiva a tal punto che dovevo volgere lo sguardo altrove oppure abbassarlo. Ci conoscemmo solo quando cambiai lavoro, trasferendomi presso un'attività diversa, che, seppur a pochi metri dall'altra, raccoglieva un numero di gente assai più ampio e variegato. 
Si insinuò nella mia vita a poco a poco e conoscendolo mi resi conto che non aveva quella superficialità di cui lo avevo ingiustamente tacciato. Tuttavia non sono mai riuscita a guardarlo negli occhi per un tempo troppo lungo. Forse perché in lui non ho mai smesso di notare quell'interesse né la voglia di restare solo con me.

Ho sognato di rincontrarlo, di vederlo seduto e di sorridergli. Era notte, forse ci trovavamo ad una festa di paese o qualcosa del genere. Fra di noi tanta altra gente.
A volte mi è capitato di pensare a cosa stia facendo, se ha finalmente trovato l'amore. Quest'anno compierà 50 anni eppure sembra ancora un ragazzo un po' cresciuto. Credo che questa sua caratteristica un po' affascini e un po' tenga lontane le donne. 
Penso spesso anche a suo padre, uno dei miei amici-clienti, uno di quelli capaci di regalarti il sorriso anche nelle giornate più buie. Ricordo che una volta per scongiurare la sfiga portò un sacchetto di sale e lo sparse dappertutto, ancora mi viene da ridere se ci penso.
Ad agosto tornerò per qualche giorno in casa mia, mi piacerebbe rivederli. 

lunedì 29 giugno 2015

La Siesta

La Siesta di Julio Llort Guindula

Dopo aver trascorso la mattinata in giro ce ne siamo tornati a casa, che non erano neppure le due e mezzo del pomeriggio. Il tempo di sistemare la spesa e impostato la lavatrice ed ero già sul letto. 
Avevo passato due nottate strane, un po' per via delle zanzare di prima sera, un po' per la stanchezza accumulata che a volte non fa dormire bene.
E così avevo sonno, un sonno che non è tardato a raggiungermi non appena appoggiata la testa sul cuscino.
La siesta è durata solo un'ora ma è stata un'ora delle più felici. Dalla finestra arrivava una brezza leggera di ristoro. Le lenzuola pulite e fresche, si avvertiva ancora quel profumo di bucato che lieve distende i nervi. Più tardi è cominciato un gran caldo ma in quei momenti si stava così bene che meglio non avrei potuto.

giovedì 25 giugno 2015

L'Estate Che Avanza

L'estate avanza inesorabile. Fa caldo, anche se la sera qui si alza una brezza fresca che mi fa restare ben coperta ogni notte. Adoro questa stagione. Il sole che splende imperterrito, le tante ore di luce disponibili, la voglia di uscire per una passeggiata anche durante la settimana. 

Fonte : waitmag.com

E' solo giovedì ma con la mente sono già al week end. Forse qualche ora di mare, una cena cinese con mio fratello e qualche amico, le spese necessarie, ancora nessun riposo presumibilmente. E dire che di riposare avrei anche voglia. Di mettermi a dormire, pure di giorno. Solo che poi vengo presa da tutto il resto, dalla vita che scorre e dalla voglia di acciuffarla, di non perdermi quelle poche ore domenicali con gli occhi chiusi.

Arriverò alle ferie stremata, già lo so. Dal lavoro, dalla gente che mi stressa, dalla stanchezza fisica, dalla pesantezza di un intero anno senza fermarsi mai. E si tratterà di pochi giorni per cui sto già organizzando anche quelli, con il bisogno di fare mille cose per paura di vederli finire senza esserci riuscita. Ci penserò a tempo debito, mancano quasi due mesi. 


lunedì 15 giugno 2015

Compleanni d'Amore

Inizia in modo strano questo lunedì, con una cervicale pazzesca ed il profumo di terra bagnata che sale fin qui. 
Oggi Fred compie 32 anni e considerando che abbiamo persino i turni sfalsati, mio malgrado lo vedrò meno degli altri giorni. Gli ho preparato un buon pranzetto che lo accoglierà al suo ritorno, anche se io sarò già in negozio.
Una lettera profumata accanto al regalo che ho comprato per lui. Bigliettini a forma di cuore come se fossimo ancora adolescenti.

Fonte: cartolinagratis.com

E oggi sono anche 2 anni che viviamo qui, in questa nostra casetta. Quel giorno ero da sola con mio fratello e ricordo di aver pensato che quello sarebbe stato il nostro ultimo pranzo insieme nella casa che ci aveva visti bambini. Per fortuna ce ne sono stati anche altri, proprio qui, da adulti.

Fred venne a prendermi dopo il lavoro e caricammo in auto tanta di quella roba che poi per scaricarla e portarla su fu uno sforzo inanerrabile. Poco dopo le venti avevamo finito e insieme preparammo il letto che ci avrebbe accolti per la prima volta. Una doccia veloce ed uscimmo subito per festeggiare. Incontrammo un cretino che disse a Fred "ci hai pensato bene? ci vuole coraggio al giorno d'oggi ad uscire di casa e iniziare una vita con una donna".
Io lo fulminai con lo sguardo e gli risposi" il coraggio qui non c'entra niente. Semmai ne ho avuto io che ho lasciato il mio lavoro, la mia famiglia, la mia casa e gli amici. Fred non perde niente, ogni qual volta sentirà nostalgia gli basteranno 3 minuti per essere di nuovi lì." Quello stette zitto, forse non si aspettava che gli rispondessi per le rime, pur senza conoscerlo. 

Nonostante quell'intromissione quella sera fui felice. Anche se il giorno dopo, domenica, avrei dovuto mettere a posto ogni cosa, rendere abitabile quella dimora ancora vuota. E il giorno dopo ancora, lunedì, iniziai il mio nuovo lavoro. Senza darmi tempo per attutire l'urto di una vita nuova, l'imbracciai come si imbraccia un fucile e semplicemente iniziai.
Sono trascorsi 2 anni. A quel tipo risponderei ancora allo stesso modo solo che ora penso che il coraggio non fosse necessario neppure per me. Se tornassi indietro lascerei di nuovo tutto, per lui. E con lui ricomincerei da capo perché la vita è anche saper lasciare indietro qualcosa pur di andare avanti e ritagliarsi un pezzo di felicità.

Fonte: immagini.4ever.eu
Il week end è stato bello ed intenso. Una serata country, una cena con gli amici in un posto un po' sperduto ma caratteristico. Il sapore sulla lingua di una scamorza con il miele, la promessa di nuove cene e nuovi sapori. 

giovedì 11 giugno 2015

Ansietà

Fonte: deabyday.tv

Il cuore che batte all'impazzata, un senso di oppressione al petto, il volto sbiancato.
Eccola di nuovo, la nemica invisibile che sale dal basso e arriva sempre più su, posandosi ovunque trovi appoggio. E' l'ansia, portatrice di malumori, di malcontenti, di voglia di piangere senza poterlo fare.
In certi momenti mi piacerebbe potermene stare completamente sola, senza ascoltare nulla se non queste grida che rimbombano dentro. 
Un completo silenzio, un cuscino fresco su cui appoggiare la faccia. Ed il vuoto, solo il vuoto.

lunedì 8 giugno 2015

Calore Familiare

Ci sono rumori sgraditi, che sono quelli di cui ho scritto nel precedente post.
E poi ci sono quelli piacevoli, che fanno bene al cuore.
I miei vicini sono originari di Napoli, come mia madre. In questi giorni in casa loro ospitano cognati e cuginetti ed ascoltarli in quel loro vociare allegro e familiare mi fa sorridere. Le voci attraversano le pareti, mi accarezzano, mi fanno sentire meno sola negli attimi in cui per forza di cose devo esserlo. Sapere di avere una famiglia al completo nella porta accanto ha un qualcosa di rassicurante, di piacevole.

Fonte: socialelazio.it

I bambini sono al culmine della gioia per aver terminato l'anno scolastico.
Gli adulti cucinano, sgridano, sorridono, passeggiano per i corridoi. E sebbene questa possa sembrare confusione a me sembra una sorta di danza del volersi bene. 
Stanno stretti in quella casa eppure non c'è nulla nel loro muoversi che faccia intendere un senso di scomodità, di voglia di uscire o di ripartire in fretta. Ci si stringe tutti, ci si fa posto, e tutti insieme si vive in allegria. 

venerdì 5 giugno 2015

Turbolenze

Nottata turbolenta, svegliati di soprassalto alle 2:45 da un gruppo di ospiti ubriachi del ristorante vicino casa. C'è stato un matrimonio finito in bellezza con sedie tirate in aria, urla concitate e la mia voglia di chiamare i Carabinieri. In strada c'erano i secchi ricolmi di vetro da ritirare in mattinata ed ho avuto paura che lo prendessero per compiere atti di vandalismo sulle auto parcheggiate in strada. Per fortuna non sono arrivati a tanto e la mia fantasia pare abbia galoppato più della loro.

Fonte: chioggiatv.it

Ci siamo riaddormentati quando finalmente se ne sono andati, non senza prima produrre altri strani e poco raccomandabili rumori. E dire che la musica orientale in piano bar che ci è arrivata per tutta la sera era riuscita a cullare il mio sonno come una sorta di dolce accompagnamento!

Stamattina mi sento completamente sfasata, come se un tir mi avesse passeggiato addosso. Mi sono comunque alzata presto. Ho fatto colazione, stirato, lavato i pavimenti, fatto la mia seduta di fitness, preparato il pranzo. Fra poco dovrò essere a lavoro e stasera avrò giusto il tempo di una doccia veloce prima di presenziare al compleanno della suocera. Ammetto che lo avrei evitato volentieri, mi sento stanca già ora e credo che stasera avrò ben poca voglia di mescolarmi agli altri. Peccato che in alcune circostanze non si possa proprio dir di no.

mercoledì 3 giugno 2015

Gite Fuori Porta

Foto: designity.net


Bella giornata quella di ieri, iniziata con il passaggio delle frecce tricolori che da Pratica di Mare si dirigevano a Roma per la parata del 2 giugno. Sopra le nostre teste allineati come perfetti soldatini si libravano aerei militari dipinti con i colori della nostra bandiera.

Il tempo di prepararsi e intorno alle 11 siamo partiti per Viterbo e con noi c'erano anche il fratello di Fred, il suo migliore amico, il ragazzo che lavora con noi, la cugina e mio fratello. Lì ci hanno attesi mia nipote con il fidanzato. Un bel gruppo di nove persone partite per un motivo futile (provare un nuovo ristorante che presumibilmente diverrà un franchising) ma anche per trascorrere una giornata insieme.
Ne è venuta fuori una bella gita. All'andata ero in auto con mio fratello, noi due soli. E' stato bello ascoltare musica insieme, parlare, raccontarci un po' di cose. Bello anche avere l'opportunità di passare del tempo con la mia adorata nipote, un po' divisa tra le persone che hanno sempre fatto parte della mia vita e quelle che ne fanno parte adesso.
Al ritorno ero con Fred, sua cugina ed il migliore amico. In quattro a raccontarci scemenze, a ridere come matti per aver sbagliato strada, ad ascoltare i messaggi vocali di mio cognato che in auto ci veniva dietro ed imprecava per le frecce sbagliate messe solo per sviarlo. Da tempo non mi divertivo così, forse anche nella vita di ogni giorno dovrei concedermi un pizzico di follia in più.