venerdì 31 ottobre 2014

Streghe e Diavoli

Foto: eticamente.net

Il mio astio nei confronti di Halloween era ormai assodato ma si sa che crescendo (invecchiando?) certe posizioni vengono riviste e in alcuni casi si ammorbidiscono.
Continuerò a disprezzare gli zombie e gli scheletri ciondolanti che probabilmente vedrò in giro, o i numerosi video di come realizzare un perfetto trucco splatter...ma tuttavia, due corna da diavolessa le ho comprate anche io. 
Si, ma per lavoro. Ho deciso di accogliere i bambini che passeranno in negozio a chiedere dolciumi un po' travestita anche io. Corna da diavolo con strass e piumette. Labbra rosse, make up occhi rosso e nero per un look dark ma non troppo. Così, per fare un po' di colore ed atmosfera. 

Domani e domenica non si lavora. Ma quasi sarebbe stato meglio farlo. In due giorni ho ricevuto tanti di quegli inviti che non so davvero come fare ad accontentare tutti. 
Ecco, mentre scrivo mi è arrivato un sms in cui almeno uno è stato disdetto. Non dovevo vestirmi da diavolo, forse sarebbe stato meglio da strega.

mercoledì 29 ottobre 2014

110 e Lode...e anche Più!

Fonte: sanremonews.it


Ieri sono tornata a casa.
Sono stati 2 giorni colmi di emozioni e di gioia.
La laurea magistrale di mio fratello è andata benissimo. Ho conosciuto gli amici che con lui hanno condiviso questi ultimi 2 anni della sua vita, rivisto quelli che lo accompagnano amorevolmente dall'infanzia. E lui era così bello con il suo completo grigio medio, con quella cravatta di carattere che gli calzava a pennello. Ero bella anche io e le sue amiche hanno chiesto che me lo riferisse. Il fratellino ha voluto che per lui fossi bellissima e per una volta tanto non me la sono presa di andargli dietro come un trofeo. In fondo so che prima o poi quest'onere passerà a qualcun'altra. 

La discussione è stata avvincente persino per me che non me ne intendo di Economia. Ho ascoltato tutti i ragazzi, imparato qualcosa di nuovo, apprezzato la formalità di un ambiente così severo. 
E stavolta non ho neppure pianto. Neppure alla proclamazione, quando la presidentessa si è congratulata con lui dicendo che, partendo da 111 punti ancor prima della tesi, meritava anche più del 110 e lode che ha poi ottenuto. Mille sorrisi, tante pacche sulle spalle, un rinfresco consumato sotto una luce fioca, il prosecco che scorreva nelle vene di tutti (ma non nelle mie, che sono astemia), i nostri abbracci, il suo volto soddisfatto e fiero quando mi ha chiesto:"sei orgogliosa di me?".

Si, di lui sono davvero felice. Ora lo attende un master che avrà inizio tra una decina di giorni. E la ricerca di un lavoro. Speriamo bene. E' un ragazzo così determinato e promettente e allo stesso tempo buono, affettuoso ed altruista. Anche nelle tesi degli altri c'era qualcosa di lui, dell'aiuto che ha prodigato in giro senza mai chiedere nulla in cambio. Vorrei che un futuro splendido gli arridesse. 

lunedì 20 ottobre 2014

Cuore Matto

Fonte: ebay.it


Fra una settimana esatta, mio fratello sarà laureato.
E se ben conosco il suo carattere freddo e determinato, la persona più emozionata non sarà certamente lui. E' venuto su bene, questo fratello con cui ho litigato così tanto e che ora amo come se fosse un pezzo di me stessa. Un braccio, una gamba, una valvola del cuore.
Ha studiato con un impegno parossistico. E' cresciuto, maturato, diventato un uomo di 26 anni.
Forse qualcuno ricorderà il post in cui raccontai il giorno della sua laurea triennale. Uno dei giorni più belli ed intensi della mia vita. 

Mancano solo 7 giorni ed il mio cuore batte così forte che sembra quasi debba essere io, a discutere la tesi. Sento dentro di me un orgoglio così intenso e sincero che mi sembra voler scoppiare da un momento all'altro. Sarà una lunga settimana. 

Domenica parto, vado a stare dai miei 2 giorni. Fred tornerà qui già nel pomeriggio, non può lasciare il lavoro e dovrà accollarsi anche il mio turno di lunedì, poverino. Martedì cercherò di rientrare presto così da poter riprendere il lavoro senza recare altri fastidi. In un giorno così importante, la mia metà mi mancherà da morire.

giovedì 16 ottobre 2014

Vita

Fonte: dailybest.it

Non so voi, ma a me le coppie di anziani fanno sempre tanta tenerezza.
Forse mi fanno ben sperare, mi fanno realmente credere che si possa stare con la stessa persona per tutta la vita, nonostante le avversità e le difficoltà che la vita ci pone sulla strada.

Oggi sono incappata in questo articolo, nel quale si racconta di come questa coppia inglese abbia voluto farsi scattare una foto ad ogni cambio di stagione. L'idea è carina, forse neanche troppo originale, ma vederli in quello stesso punto, col variare della vegetazione e del tempo, sempre uguali eppure anche un po' diversi, mi ha fatto felice e allo stesso momento mi ha lacerato il cuore.

Non si sa nulla di queste due persone. Non si conosce neppure il loro nome o come abbiano vissuto insieme il loro percorso. Emblematica la foto di loro due sotto la pioggia. Insieme anche sotto il cattivo tempo, al buio, che guardano ancora nella stessa direzione, stringendosi un po' per non bagnarsi troppo.

Fonte: dailybest.it

E poi l'ultima, nella quale lei non compare più. C'è solo lui, da solo, più triste e più invecchiato. Il cappotto gli pende addosso, l'espressione è ancora fiera.

Fonte: dailybest.it

lunedì 13 ottobre 2014

Profumate Spezie

Fonte: pianetadonna.it

Sabato sera dopo il lavoro e una doccia veloce, Pf, il migliore amico di Fred, ci ha portati in uno squisito ristorante indiano di Ostia. Lui ci era già stato un paio di volte ma per me e per Fred era la prima volta.
A dispetto di un'insegna poco accattivante, l'interno si è rivelato graziosissimo. Le pareti dipinte di un arancio intenso e di rosso scarlatto. I dipinti vivaci sui muri, il soffitto intarsiato in legno. I tavoli apparecchiati d'arancio anch'essi. Un sottopiatto in rame, i piatti così vividamente colorati, le luci basse per fare atmosfera. 
E il cibo poi. Speziato, profumato, servito in modo cortese seppur lento. E' uno di quei locali in cui non si può andar di fretta. Tra una portata e l'altra c'è il tempo di parlare, discutere, guardarsi intorno. 

Mi sono resa conto subito che quella indiana è una cucina un po' pesante se, come me, si è abituati a mangiar poco e poco saporito. Abituata a piatti semplici, dopo un paio di bocconi ero già piena. Ciononostante ho voluto assaggiare un cucchiaio di tutto e tenere a mente quei sapori così particolari, così esotici. Ho riconosciuto subito il cumino sulle patate, una delle spezie che conobbi nei mesi in cui ero costretta a mangiare senza sale e che è forse l'unico bel ricordo di quel periodo. Non ho apprezzato tutto, ma la maggior parte di quello che ho assaggiato mi ha letteralmente trasportato in queste terre lontane e culturalmente così diverse, che un giorno mi piacerebbe poter visitare.
Sono tornata a casa con la pancia piena di sapori nuovi e sconosciuti e sulle labbra un gran sorriso di soddisfazione.

La domenica l'ho trascorsa a casa dei miei, dopo un mese di assenza. Il sole era alto nel cielo e faceva un gran caldo. C'erano delle temperature agostane e una pazzesca umidità.
Ho trascorso il mio tempo fotografando la natura. In un mese il paesaggio si è letteralmente trasformato, dipingendosi d'autunno. Qualunque cosa vedessi meritava attenzione, meritava d'essere immortalata e portata via con me. Un corbezzolo in via di coloritura, i melograni rossi, le foglie secche sull'erba, i pettirossi sui pali della luce, gli storni in cielo. 
Ne è valsa la pena, anche di trovare la toppa sul raccordo e impiegare 2 ore per tornare a casa.

venerdì 10 ottobre 2014

Finalmente Riposo!

Fonte: finanzaonline.com

Dopo più di 20 notti passate a tremare, a svegliarmi di soprassalto, ad ascoltare ogni minimo rumore proveniente dalla strada mi sono resa conto che così non andava.
Ci ho provato a farcela da sola, sul serio. Ho provato ad essere forte, ad esser meno fifona, a rilassarmi la sera prima di posare la testa sul cuscino. Il problema è che non è servito a nulla. Quell'episodio ha scosso così tanto i miei nervi da rendere necessaria una chiacchierata col dottore. Mi ha detto che non c'è nulla di male nel cercare un aiuto naturale per ritrovare il sonno e la serenità. Mi ha consigliato la Valeriana, da assumere in una compressa prima di andare a dormire. 
E così, ieri sera, l'ho provata per la prima volta. E dopo il susseguirsi di tante notti travagliate e spaventate, ho dormito sul serio.
Non sapendo in quanto tempo avrebbe fatto effetto, ho pensato di prenderla subito dopo la doccia. Erano appena le 21:45 e alle 22 ero già crollata. Ricordo di aver parlato un po' con gli occhi chiusi, poi devo aver smesso di farlo. Non ho sentito Fred venire a letto, forse non mi sono neppure mai mossa. Caduta come un sasso in un oblio che mi è così piaciuto da provare, questa mattina, un senso di riposo totale. 

lunedì 6 ottobre 2014

Periodi Fragili

Fonte: platinumevents.it

Mi piace questo inizio di ottobre caldo ed assolato, dove posso guardare il mutare del colore degli alberi senza confonderli con la cupezza della pioggia. 
Per il resto, è un periodo un po' particolare. Un periodo di paure, di preoccupazioni, di impegni a cui non riesco a dare un nesso logico. Anche fisicamente non mi sento al top. Ho male alle mani, agli avambracci. La notte questo dolore lo sento di più e mi sento vecchia. Ripenso alle parole del dottore e chissà che non sia tutta una suggestione...ma non credo. Lui non sapeva nulla, mi conosce appena. Gli è bastato leggere le mie analisi per avanzare delle ipotesi che comunque andranno verificate. A dicembre o gennaio dovrò fare un esame di cui non avevo mai neppure sentito parlare e sto cercando le strutture che lo praticano.
Nel frattempo aspetto.
Anche emotivamente mi sento più fragile, più esposta. 

Com'è che un post che era iniziato con le parole "mi piace" sia terminato in modo così triste? non so, passerà.