venerdì 4 luglio 2014

Disagi

Fonte: blu2zero.com

E' arrivato Luglio, il mio mese preferito, quello che mi ha vista nascere.
Ma non è di questo che voglio parlare oggi, bensì di un vago malessere cui non so neanche dare un nome.
Ieri sera sono tornata stanca dal lavoro. Erano le 20:35 circa. Mi era passato persino di mente di aver programmato la lavatrice per farla terminare al mio arrivo. Ed eccola lì, me la ritrovavo davanti, una delle ultime incombenze pratiche di una lunga giornata.
Così io e Fred siamo usciti in balcone ed insieme abbiamo steso il bucato. 

Dicevo, siamo usciti in balcone a stendere le lenzuola ed il resto. Sotto c'erano i nostri vicini ed i loro amici, in bicicletta. Ho parlato un po' con le due ragazze. Mi hanno detto che stavano andando in bici fino alla paninoteca per mangiare insieme qualcosa di sfizioso, e che avremmo dovuto prenderle anche noi due biciclette così da poter fare altrettanto.
Ci tengo a precisare che si tratta di persone molto carine i cui intenti non erano, e non sono, quelli di farci sentire esclusi o inadeguati o piatti che dir si voglia.
Eppure è così che un po' mi sono sentita. Non volevo andare con loro né desidero biciclettare fino in centro dopo una giornata di lavoro. Tuttavia mi sento strana per questo, come se non fossi completamente "normale", sempre che questo termine debba significare qualcosa.

E dunque mi chiedo com'è che ci vedano loro, coetanei ma con una vita così diversa. In settimana usciamo poco, quasi mai. Loro li sento invitare amici e parenti, accendere il nuovo barbecue in qualunque giorno, lavorativo e non.
Noi arriviamo alla sera provati. Che dopo una giornata in mezzo alla gente, in cui hai dovuto ridere per battute che non trovi divertenti, o aver dovuto ripetere per l'ennesima volta le regole di un gioco, e aver pulito la mattina in casa propria e il pomeriggio e la sera in negozio...insomma, io nell'orario in cui gli altri in estate fanno festa sento solo l'esigenza di spogliarmi dei miei panni sociali e rilassarmi.
Ho bisogno di voci pacate e tranquille, anche di silenzio. Bisogno di accoccolarmi con Fred, anche senza dire nulla, che tanto ci capiamo. 
E la domenica o il sabato sera voglio allontanarmi da tutto, anche dalla spiaggia affollata di gente perché non sopporterei ancora quelle voci, o di vedere facce conosciute nell'ombrellone vicino.
Bisogno di fuggire. Dagli impegni, dallo stress, da quei sorrisi che devo aver stampati in faccia neanche fossi un manichino. Dai numeri, dagli schermi, dalla merce. 

Perché pur amando il proprio lavoro si arriva ad un punto in cui essere così "sociali" in mezzo al pubblico ti fa diventare asociale fuori. Ti fa innalzare una barriera tra te e il resto del mondo perché non ne puoi più di essere sbirciata, osservata, di sorridere anche quando non vuoi e di trattar bene l'ultimo cliente come se fosse il primo della giornata.
Faccio tutto questo volentieri ma no, non chiedetemi di farlo anche all'uscita. Non chiedetemi di sforzarmi di apparire più figa, più amichevole e simpatica di quanto realmente sia.

Certo, vorrei averceli anche io i miei migliori amici a due case di distanza ma no, non ho avuto questa fortuna. Le mie amiche sono distanti più di 100 km e per farmene di nuove qui mi occorrerebbe una dose d'energia tale che al momento non sento di voler tirare fuori.

16 commenti:

  1. Sono "piccola" o giovane, che dir si voglia.
    Ma ho imparato, a spese mie, ci tengo a rimarcarlo, che non c'è cosa più nociva del paragone con le vite degli altri.
    E lì inizi a massacrarti, a passarti al setaccio con i tuoi difetti, a forzarti per essere ciò che non puoi o non ti viene naturale essere. Quindi lascia stare. Arrivi alla sera provata? E' normale.
    Non vai scorrazzando in bici? Fregatene.

    E non fermarti solo alla vista del barbecue, che ti fa sembrare i tuoi vicini felici e spensierati. Se guardi bene avrai di certo cose che ti fanno sentire soddisfatta e fiera della tua vita, in primis, direi io anche se ti conosco poco, il tuo rapporto con Fred.

    Avrai capito che questo commento l'ho scritto più per me che per te, ma spero raggiunga lo scopo.

    Ti abbraccio

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  2. tesoro sai bene quanto ti capisca perché io e te siamo molto simili. Anche io, per l'età che ho, posso apparire strana perché spesso preferisco il silenzio, un bel libro o un film, piuttosto che uscire a cena e stare in mezzo al caos e chiacchiericci vari. Anche io vorrei avere la mia migliore amica vicino e allora si che potrei stare sempre insieme a qualcuno come facevo all'università perché lei è la parte mancante di me, ma purtroppo viviamo distanti e ognuna ha la sua vita e impegni.
    Io ho imparato a fregarmene e sto bene così, non credere che chi ha una vita "rumorosamente piena" stia meglio, magari lo fa per colmare qualche vuoto che tu evidentemente non hai (nel rapporto e non).
    Un bacio grande

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  3. è solo un pensiero così, vedrai che domani mattina ti svegli e manco ci pensi a questo disagio

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  4. Durissimo il tuo lavoro,perlomeno intorno alle 18 sono a casa,con quel volume di ore se ci fossero guadagni d'un certo tenore toccherebbe dedicarsi una decina d'anni,e poi trovare una attività meno impegnativa.

    Ti rispondo da Freedom a proposito dei pos

    Le spese nel dotarsi di pagamento Pos sono fuori dal mondo,negli States per gli esercenti il costo è zero,in ogni caso non è prevista alcuna multa per i commercianti che non ne saranno provvisti.

    Anche se,mediante un Pos o qualsiasi altra diavoleria dovrà finire questa situazione tutta italiana,nell'avere un'evasione fiscale che non esiste in tutta la comunità europea.

    Sul particolare del svegliarsi presto al mattino,sono 37 anni che le alzatacce sono simili,e fare il dipendente soprattutto in questi ultimi tempi non è il massimo,evito di descrivere le brutture.

    Ciao e buon fine settimana

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  5. @Wannabe anche se giovane sei una persona matura. Grazie per quello che hai scritto, lo trovo assolutamente giusto.
    In genere non paragono la mia vita a quella degli altri perché mi sento molto fortunata e per nulla al mondo cambierei il mio posto con i loro. Ma la spensieratezza quella si, mi manca e mi piacerebbe essere più "leggera".

    @Francesco probabilmente sarà così. Lo spero.

    @Dony vero che siamo simili e non solo per la passione in comune. Siamo simili perché non abbiamo bisogno di contornarci di tanta gente per stare bene. Eppure a me ogni tanto manca essere "diversa". Diversa nel senso di più accogliente con il prossimo, meno riservata e meno sulle mie.

    @Ivo per fortuna facciamo i turni, ma chi ha un'attività si porta i problemi anche a casa.

    Un abbraccio a tutti e grazie!

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  6. Siamo esseri umani. Ognuno di noi ha il suo equilibrio interiore più o meno faticosamente costruito, ognuno ha il suo modus vivendi e le sue personalissime esigenze. Siamo tutti diversi, come ti ho detto più volte ciò che va bene per Tizio non va bene per Caio, ciò che sembra normalissimo a Caio sembra stranissimo a Sempronio...Non esiste un modo unico di vivere la vita, per questo non si dovrebbero mai dare giudizi o regole generali. D'altronde si capisce pure che a questi ragazzi, essendo abituati a stare in compagnia e a andare spesso in bicicletta la sera, l'invito sia venuto del tutto spontaneo e naturale. E anche se loro pensassero che tu sei musona e se tu pensassi che loro sono troppo compagnoni e caotici, pazienza. E' la vita e ognuno ha diritto a viverla a modo proprio, non c'è nulla di cui sentirsi in colpa. Non farti problemi. Un forte, fortissimo abbraccio.

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  7. Oggi va meglio visto che e' domenica ? :-)

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  8. La voglia di pace e tranquillità è del tutto normale quando si è stanchi.
    Mettetevi al centro del vs. mondo. I vicini hanno vite differenti, fatiche, sollecitazioni e gusti differenti.
    Ecco, l'unica cosa... quando si è sminchiati, apatici, stanchi mentalmente, non c'è nulla di più piacevole, di più ristoratore che il movimento fisico. Se non vi va con altri, prendetevi tempo per una passeggiata, per una uscita in bici, per una corsetta tu e il tuo cicio. Vedrete che meraviglia, quale sollievo e rigenerazione, quale carica anti-apatia, col tempo, vi fornirà.

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    1. L'esercizio fisico io me lo concedo la mattina.
      La sera credimi, non ce la farei proprio.

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  9. @Irene grazie, ricambio il tuo abbraccio.

    @Francesco si, già non ci penso più. Per fortuna sono solo malesseri momentanei.

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  10. Ciao Sara, lascio il mondo dei blog. Almeno a te voglio mandare un affettuoso saluto e un caloroso abbraccio. A presto, sei una ragazza in gamba e una bella persona.
    Irene

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    1. Irene, mi piange il cuore leggere questo tuo abbandono, soprattutto perché avendo perso il mio account a marzo non ho più neanche il tuo indirizzo e-mail sul quale scriverti :(
      Se vorrai fallo tu. Se non vorrai, andrà bene lo stesso.
      In ogni caso grazie di tutto. Ti abbraccio forte.

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  11. Sara, non preoccuparti, non mi è successo nulla di grave o tragico, nulla di eclatante. Solamente mi sento priva di motivazioni nel continuare a tenere un blog, in primis perché davvero non ho tempo per scrivere, anche perché ho trovato un nuovo lavoro, e tra quello e la bimba non mi rimangono tempo ed energie, poi perché non credo che quel che riesco a malapena a scrivere qui sia davvero interessante. Magari, chissà, ora che la bimba cresce potrò di nuovo collaborare a qualche rivista, una cosa che facevo prima e che mi rendeva infinitamente felice.
    Sei molto dolce e gentile con me, non preoccuparti, rimarremo in contatto: ti scriverò molto presto e ti spiegherò anche a che cosa è dovuta questa vena di malinconia. Ma, come ti ripeto, non c'è nulla di grave, la mia vita procede e io ed Elena stiamo bene. Ti abbraccio con affetto! Ti scrivo prestissimo, contaci!

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    1. Capito Irene, grazie per le rassicurazioni, ho effettivamente sperato che arrivassero. Ti faccio un grosso in bocca al lupo per il nuovo lavoro e ti mando un forte abbraccio, da condividere con la dolce Nené.
      Aspetto la tua mail, quando ne avrai voglia.
      A presto. Baci.

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