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Fonte: lastaccata. it |
Quando mi sono trasferita qui non conoscevo quasi nessuno.
Sono passati 4 mesi e mezzo, quasi 5, e tante persone si sono aggiunte al mio gruppetto di conoscenti.
C'è Barbara, una bella ragazza mediterranea che ci racconta le sue disavventure.
I vicini di casa, con cui ieri abbiamo fatto una bella chiacchierata sulla poca affidabilità del costruttore, sui guai avuti per la sua fretta di finire i lavori, sulle attese troppo dilatate nel tempo, su soldi che ci deve e che forse non rivedremo mai più.
I ragazzi che il mese prossimo si trasferiranno sotto di noi e la raggiante Miriam, con cui non mi dispiacerebbe allacciare un'amicizia.
I clienti dell'attività, che mi hanno preso in simpatia e che mi definiscono "il raggio di sole arrivato in questo posto".
La dirimpettaia, che non mi piace e forse non mi piacerà mai. Con il suo bambino lagnoso e pieno di capricci che le vuole sempre vinte.
Silvana, Gabriella e Carmela, che mi hanno regalato cose buone da mangiare.
Tommaso, che mi portò una ciambellina pugliese con il pepe spedita in un pacco dalla sua mamma.
La padrona di Nerone, cagnolino tutto saltelli che mi è stato simpatico dal primo istante.
Erika, Sabrina e le bimbe con le quali è sempre un piacere scambiare due chiacchiere.
E poi c'è il mare, che nelle sere di burrasca si sente fino a qui e che io, ogni santa volta, penso essere il vento o la pioggia.
Finalmente sento di poter appartenere a questo luogo. Pian piano, senza dimenticare quello che ho lasciato.
Ieri son passati di qui 3 miei concittadini. Ne ho riconosciuto uno, ci siamo messi a chiacchierare, ed è venuto fuori che sapevano che ero lì, perché gliene avevano parlato i mobilieri. E'stato bello avere qui qualcuno con le mie stesse radici, che ogni mattina si ritrova davanti ciò che vedevo io, che frequenta quegli stessi luoghi e quelle stesse persone.
Mi fa un po' sorridere questo mio senso di appartenenza, come se la terra che ho sempre calpestato potesse parlare di me e riconoscermi in pieno. Ma so che un giorno sarà così anche qui. Proprio grazie alle persone che ho citato poco sopra, quelle che mi hanno accolta come una di loro, anche se io per prima non pensavo di poterlo essere.