mercoledì 28 agosto 2013

Un Fiocco Rosa

Fonte: senzaeta .it

Ieri sera la mia ex datrice di lavoro ha partorito una bimba. 
Quando ha scoperto di essere incinta lavoravamo ancora insieme. Il giorno in cui suo marito ci mostrò la foto della prima ecografia la mia collega ed io abbiamo pianto. Di gioia, di commozione, di orgoglio forse.
Eravamo con lei un anno prima, quando ebbe il secondo aborto spontaneo. Erano nostre le rose che le arrivarono al mattino, il giorno in cui ritornò in negozio. L'abbiamo vista fragile, abbattuta, spenta. Eppure combattiva, determinata, un treno in corsa.
Ora stringe tra le braccia questa creatura tanto attesa e vorrei essere con lei per commuovermi di nuovo, per mandarle altri fiori, per scherzare sul suo aspetto.

Le ho già comprato una tutina che le starà bene tra qualche mese, perché so quanto faccia freddo in inverno lì dove abitavo. Non vedo l'ora di dargliela e di conoscere questo esserino che si è appena affacciato al mondo.
Non è un mondo facile in cui nascere e crescere...io spero solo che quando avrà la mia età non sarà tanto peggio di ora. E chissà, magari contro ogni previsione sarà migliore.


giovedì 22 agosto 2013

Un Giro nelle Marche

Solo 4 giorni fuori, tra la casa natìa e quella splendida regione che è le Marche. 
Ma 4 giorni spesi divinamente, a mangiare cose buone, ridere a crepapelle, respirare aria pulita, incantare gli occhi con scenari di un verde che più verde non si può.

Fonte: uif-net .com
Colfiorito mi ha stupito per i suoi terrazzi colmi di fiori, le patate rosse vendute in ogni angolo della strada, le valli incantate.

Fonte: qviaggi .it
Caldarola mi ha fatto innamorare con le sue case in pietra ordinate, i passaggi pedonali con le panchine, la strada pulita ed il traffico silenzioso, come in adorazione.

Fonte: retrofutur. org
Di Sarnano ho apprezzato il silenzio notturno, le stradine isolate, la piccola piazza, le botteghe piene di ogni prelibatezza culinaria immaginabile, i forni riboccanti di profumatissimo pane, l'osteria nella quale abbiamo passato la serata insieme a persone perlopiù sconosciute. 

Fonte: panoramio. com

E poi andar via e passare attraverso i tanti cantieri aperti nella regione, sentirsi come parte di un tutt'uno con quegli alberi alti e verdissimi, con il lago di Caccamo a ridosso della strada, le curve che fanno venire il mal di pancia. Avere freddo alla sera come se fosse fine settembre. 
Passare anche a Foligno, in Umbria, e vedere di nuovo le dimore di legno dei terremotati, ancora lì. Chissà se ci abitano ancora, chissà se sono finalmente tornati nelle proprie case. 

sabato 17 agosto 2013

Sono Bianca! E allora?

Fonte: salute. pourfemme.it

Da dove nasce questa sottocultura dell'abbronzatura a tutti i costi?
Chi ha deciso che la gente cool è quella abbronzata e le carnagioni chiare quelle da additare come diverse?

Ogni anno, da sempre, mi trovo a dover rivivere la stessa sensazione di emarginazione. Persone abbronzate che ridono di me e non fanno altro che dirmi che sono troppo bianca, che devo prendere il sole, che un po' di colorito mi donerebbe. Ma dove sta scritto che sono loro quelli fighi e noi gli sfigati?

Io lo prendo volentieri il sole, ma con una buona protezione, criterio, e soprattutto sapendo che sono molto incline alle ustioni. E lo prendo anche sapendo che non raggiungerò mai quel colorito che loro etichettano come giusto ed accettabile. Anche se lo volessi - e non è mio desiderio prossimo, a dir la verità- non ci riuscirei. 

E poi, sinceramente, ma chi me lo fa fare?
Io adoro andare al mare, ma non amo fare la lucertola per tutto il giorno. E soprattutto odio profondamente la sensazione di pelle bruciata, rossa, dolorante, che trema anche al pensiero di passarsi addosso l'asciugamano dopo la doccia!

Per inciso, è proprio la sensazione che sto vivendo ora, dopo 2 giorni di mare. Con la sola colpa di non aver riapplicato la protezione dopo il bagno.

mercoledì 14 agosto 2013

Garofani Freschi

Fonte: Google

Ieri mattina ho sognato mia zia.
Eravamo a casa dei miei. Entra dalla porta in lacrime, abbraccia me mia madre e mio fratello. Ci ringrazia perché le abbiamo comprato delle piante al vivaio per il suo compleanno. Io provo un senso di colpa perché in realtà le piante erano le loro e io dovevo ancora comprargliene una.
Lei continua a piangere e ringraziare. Dice di essere felice ma a me sembra disperata.

Mi ha turbato questo sogno. Il 5 agosto erano 10 anni dalla morte di mia zia...ed era da moltissimo tempo che non mi appariva in sogno.
Nessun compleanno quindi, ma una ricorrenza diversa, ben più macabra. E le piante, forse, sono quelle che vorrebbe ricevere al cimitero. Forse vuole che andiamo a trovarla, portarle un fiore per ricordarla tutti insieme.
Sarà una delle cose che farò durante le ferie. Andando a trovare i miei genitori voglio passare al cimitero a trovare la zia. Lei adorava i tulipani e i garofani. Spero di trovarne di bellissimi. 

martedì 6 agosto 2013

Aspettando Le Ferie

Fonte: artleo. com


Sono cotta.
Dal caldo, dal lavoro, dalle tante cose da fare ogni giorno.
Sfinita da questi 40°C perenni e dalla stanchezza accumulata nell'ultimo anno.
Ho bisogno di vacanze, di relax. 
Conto i giorni che mi separano dalle agognate ferie, come da bambina facevo aspettando che finisse la scuola. Anche quest'anno non abbiamo la possibilità di fare viaggi, però sarà bello trascorrere una decina di giorni in santa pace, lontani dal solito tran tran. 
Abbiamo invitato mio fratello e mia nipote a stare qui un paio di giorni e anche se non abbiamo ancora un letto o un divano per gli ospiti, abbiamo una stanzetta vuota dove potranno aprire i letti gonfiabili. Un po' stile accampamento, ma l'importante è stare insieme. 

Poi andrò a trovare i miei e trascorreremo qualche giorno da loro. Dormirò di nuovo nella mia camera rosa che ora ha delle nuove tende lilla deliziose, scelte da me prima che mi trasferissi. 
Forse un po' di piscina, rivedere i parenti e gli amici, godermi un po' di tempo con gli amatissimi cugini, riabbracciare lo zio.
Se ci penso mi si apre un sorriso. 

giovedì 1 agosto 2013

Inaspettatamente...

Fonte: ilmondodi. blog. 105.net

Qualche giorno fa mi ha chiamato la mia ex migliore amica storica, quella di cui ho parlato anche nel recente post Senza Rancore. Ero appena arrivata a lavoro, circondata da altre persone e con l'incombenza di dover cominciare a far fruttare la mia presenza lì. 
Ma è stata così imprevista la sua telefonata che le ho risposto di buon grado, felice di sentirla. Abbiamo parlato per una decina di minuti. E chi se lo aspettava?
Negli ultimi 5 anni ci siamo viste e sentite molto poco e se c'è stato un riavvicinamento, è stato proprio grazie al mio invito al rinfresco che organizzai per salutare amici e parenti appena prima del mio trasferimento.

Lei si è detta molto felice di esser stata invitata perché in fondo siamo state così amiche per decenni, ed era un peccato che andassi via senza dirle niente. Le ho risposto che quando ho concepito il rinfresco, l'ho inserita in lista subito, senza neanche dubitare di doverlo fare. Ne è stata contenta. Dice che da giorni voleva chiamarmi per sapere come stavo, se le cose stavano andando bene nella nuova casa e nel nuovo lavoro, se tutto filasse liscio. 
La chiacchierata è stata davvero gradevole, così che le ho proposto una cena durante le mie ferie, quando per qualche giorno sarò in visita dai miei genitori. Lei si è detta felice di questa idea e conto di farla davvero questa cena, magari da sole, così da poter recuperare almeno un po' del tempo passato senza sentirci. 

E chissà che non ne nasca una nuova amicizia. Diversa, da adulte. Anche se a distanza ora, quando prima vivevamo a 20 metri l'una dall'altra e non ci si vedeva più. Non so se sarà possibile e se lo vorremo davvero, non desidero neanche illudermi questa volta. Sono però felice che dopo il mio passo dell'invito al rinfresco lei ne abbia fatto un altro per venirmi incontro. Penso che tutto questo sia di buon auspicio.
Sono consapevole del fatto che a volte nella vita si facciano giri strani, per poi tornare proprio da quelle persone che erano state importanti per noi, un tempo.