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Fonte: ilculturista. it |
Il sabato è stato frenetico. Ho lavorato al mattino, ho spiluccato un boccone per pranzo e son corsa a farmi bella. Dopo 2 ore eravamo fuori di casa, in auto verso Viterbo.
Il tempo nonostante tutto ci ha assistito. Non è piovuto anche se le temperature sono drasticamente diminuite.
E' stato bello riabbracciare amici e parenti, soprattutto quelli che non vediamo mai. Bello raccontarsi le ultime novità e soprattutto ridere come bambini. La cena non è stata di quelle memorabili a livello culinario, però è sicuramente da annoverare tra quelle più allegre.
Il mio lui purtroppo non c'era, preso dal lavoro fino a tardi anche ieri. Ero comunque in buona compagnia. Mio fratello mi ha fatto da cavaliere, la nipote adorata era alla mia destra e poi gli amici di Rieti. Ci vediamo una volta l'anno ed è sempre come se ci fossimo salutati il giorno prima. Il tempo non sembra passare sul serio. Eppure passa e anche se ci cambia, non ce lo fa ancora pesare.
E poi le coccole a mio nipote, che sta crescendo ma non posso fare a meno di penare che sia ancora il mio bambino. Quello per cui piansi quasi 12 anni fa, quando lo vidi per la prima volta, rosso e con le bollicine, tra le braccia della mamma. Era nato da pochi giorni e mi sembrò il bambino più bello del mondo. L'ho tenuto a lungo tra le braccia, profumato e con le guance morbide.
Il freddo che ho sentito al ritorno è stato l'unico neo di una serata altrimenti quasi perfetta. L'abito era bellissimo ed io ero certamente elegante, però che freddo sulle gambe nonostante le calze! alla sera si è alzato un vento gelido che sembrava gennaio. E quando, a notte fonda, sono andata a dormire...avevo un sorrisone sulle labbra.