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Fonte: vitadamamma. com |
Vorrei saper essere diversa. Riuscire a comunicargli tante cose, ad abbracciarlo, a ringraziarlo di quanto sta facendo per me e per noi.
E invece non ne sono capace.
E so che un giorno me ne pentirò e mi sentirò male per tutte le occasioni mancate.
Lui invecchia ed io non so fare altro che volgere lo sguardo dall'altra parte.
Non sono capace di aiutarlo, di dimostrargli l'affetto che merita e che provo. Preferisco far finta di nulla, indossando quella pessima corazza nella quale sembro un essere spietato e malvagio che dà tutto per scontato.
In realtà mi meraviglio ogni volta del suo essere presente, dei sacrifici di cui ogni giorno mi dà prova diretta. Tutto questo un giorno mi mancherà tremendamente perché se c'è una persona dalla quale mi sono sempre sentita immensamente amata e protetta quella è mio padre.
Questa mia incapacità affettiva mi sta dilaniando. Ne sono cosciente da anni e non c'è stato modo di risolvere: non sono mai riuscita a superare lo scalino. Quello scoglio che mi impedisce di avvicinarmi, abbracciarlo, dirgli che gli voglio troppo bene.
Piango mentre scrivo e mi sento un essere abominevole incapace se non di amare, quanto meno di dimostrarlo. Chissà com'è che lui mi vede da fuori. Non mi sento di meritare il suo amore, la sua sollecitudine, le sue continue preoccupazioni.
Io sono quella che sa solo sbuffare nei mille momenti in cui mi addossa nuove ansie, senza fargli capire che fondamentalmente comprendo che lo fa per proteggermi dagli imprevisti e dal mondo.
Si, vorrei davvero essere diversa. Se solo ne fossi capace.
Forse è vero che gli abbracci si insegnano da piccoli.