martedì 23 ottobre 2012

Ma Quando Ti Sposi?

Fonte: nozzefelici.it


Tutte a sognare l'abito bianco, anche e soprattutto quello altrui. 
Non c'è settimana in cui esca indenne dalle richieste del "ma quando ti sposi?". Per poi continuare con un bel "è ora". Ma è ora per cosa? come possono sapere queste persone quando è arrivato il momento giusto per gli altri? 

Stasera arriva a lavoro la moglie del mio ex datore di lavoro.
"Ma quanto sei bella, sei sempre bella".
"Grazie"
"E quando ti sposi?"
"Quando è ora."
"...Bé, in realtà sarebbe ora. Mio padre diceva che a 20 anni le donne sono già da buttare".

Si, perché ho 27 anni e probabilmente le sembro trapassata.
Ma forse se questa brillante conversazione fosse avvenuta in piazza e non sul mio attuale luogo di lavoro, sarebbe andata in modo del tutto diverso.
"E quando ti sposi?"
"Bé, se tu a suo tempo mi avessi dato la liquidazione che avevo maturato, probabilmente ora sarei un tantino più vicina a quel giorno".

Oppure.

"Bé, in realtà sarebbe ora. Mio padre diceva che a 20 anni le donne sono già da buttare."
"Probabilmente tuo padre era un pedofilo. E forse dovrei ricordarti che il tuo matrimonio prematuro è stato un vero disastro. E chissà, magari se avessi atteso l'uomo giusto anziché sposare il primo che te l'ha chiesto, non lo avresti odiato tutta la vita provando un enorme sollievo quando è morto."

Che dite, sarei stata troppo acida?

mercoledì 17 ottobre 2012

Distrazione

Fonte: ideazampa.com

Per la prima volta dopo 5 anni di lavoro ho avuto episodi di distrazione.
Mi capita da lunedì di dimenticare delle piccole cose, di non agire nel modo più preciso possibile, di lasciare qualche attività a metà e poi scordarla completamente.
Non mi era mai successo. Mai. 
Si, ci sono stati periodi di stanchezza o insofferenza e questa estate è stata particolarmente lunga e prostrante, anche per il fatto che non stavo troppo bene di salute. Però stavolta è tutto diverso. Ora dimentico dei particolari a cui ho sempre prestato la massima attenzione e non mi era mai successo.

Sul lavoro mi piace essere precisa e fare sempre tutto nel modo giusto. Mio padre mi insegnò ad essere meticolosa e anche se sembrava che non volessi dargli retta, ho in realtà immagazzinato i suoi modi di fare pignoli e li ho sempre applicati nel mio lavoro.
Questi primi 3 giorni della settimana non mi sono piaciuti. IO non mi sono piaciuta. E non voglio in alcun modo dare motivo di scontentezza ai datori di lavoro.

Forse per la prima volta nella mia vita ho dei pensieri più grandi di me e non so tenerli fuori almeno in quelle ore. Non riesco a ficcarli in un angolo e tirarli fuori solo all'uscita. 
Ma DEVO farlo. DEVO farlo. E rimettermi in carreggiata. Da domani lo farò. 



lunedì 15 ottobre 2012

Un Giorno, di David Nicholls

Fonte: Google

Sabato ho terminato di leggere Un giorno di David Nicholls. 
Questo libro è un regalo, seppur un regalo su richiesta. Desideravo leggerlo da ancora prima che uscisse il film, che non riuscii neppure a vedere, tra l'altro. Mia zia mi chiese un titolo che mi interessava e dopo qualche mese eccolo qui. Grazie zia!

Come tutte le storie d'amicizia e d'amore ben scritte mi ha commosso.
Nella sua prima metà mi ha anche fatto un po' arrabbiare. Non riuscivo a concepire come due amici come Emma e Dexter - i protagonisti - riuscissero a vivere separati. Pur pensandosi sempre, pur capendosi al volo, pur essendo di sicuro migliori insieme che presi singolarmente. 
Pur avendo un'affinità sorprendente essi vivevano da amici e sembravano aver accantonato l'idea di stare insieme come qualcosa di più. Lei alle prese con una carriera lavorativa che non riusciva a decollare, lui con la fama, l'alcool ed il sesso.

Solo intorno ai 35 anni comprendono il potenziale della loro storia e vi si lasciano andare.
Ed è amore. Amore vero e bellissimo che travalica la morte prematura di uno dei due. La trascende, come se non fosse davvero più possibile vivere l'uno senza l'altra. E' un amore che arriva solo al momento di maturare, come se la strada fatta prima fosse solo servita a farli arrivare fin lì.

Quel che più apprezzo di quest'opera è proprio l'intensità dei sentimenti, oltre al fatto che sia stato davvero ben scritto e ideato. E' uno di quei libri che vuoi portare alla fine e in cui forse un po' ti identifichi anche, perché ognuno di noi ha avuto o avrà una persona al mondo a cui voler altrettanto bene e con cui intrattenere un rapporto esclusivo, unico ed irripetibile.
Un rapporto che ci migliori e ci completi.
Un libro che ti spiace abbandonare perché ti sei affezionata a quei due e non vorresti doverli lasciare.

Si, questo libro è un regalo. In tutti i sensi.

martedì 9 ottobre 2012

Attesa

Fonte: libero.it

L'attesa è snervante.
Si cerca di pensare a qualcosa di diverso, di essere positivi. Si fa un bel respiro e si passa ad altro. Eppure una parte di te è lì, che aspetta una risposta importante e proprio non ce la fa a non pensarci. 
Hai paura di quello che potrebbe significare se ti dicessero di no, se ti volessero spezzare le ali in questo modo. 

Ancora un respiro.
Si, meglio non pensarci. 

giovedì 4 ottobre 2012

Mi Ricordo Colline Verdi...

Fonte: Google

...E all'improvviso ho alzato la testa dal libro ed ho capito che ero seduta su un angolo di paradiso. Una di quelle epifanie che capitano una volta l'anno e che ti fanno scorrere gioia pura nelle vene.

Le colline verdeggianti, il sole del tardo pomeriggio che le faceva risplendere, l'acqua pulita e fresca, i funghi nati durante la notte, il micio bianco che saltellava sull'erba, gli alberi rigogliosi che sembrano toccarsi. Il silenzio.

Ho sorriso e ho compreso che tutto questo dovrò fotografarlo e portarlo via con me, quando andrò via. E che sono stata immensamente fortunata, perché ogni giorno della mia vita ho avuto questo spettacolo davanti agli occhi eppure non me ne sono stancata mai.