mercoledì 29 agosto 2012

E se Davvero...

Fonte: ghank.com

Sono in preda ad un'eccitazione febbrile.
E se davvero le cose andassero in porto?
E se davvero riuscissimo a portare avanti quello che per anni abbiamo solo idealizzato e sognato?
E se davvero le cose stessero acquisendo quella concretezza tanto agognata? 

Ho paura persino di dirlo.
Paura anche solo di pensarlo.
Ma è così bello perdersi in questa fitta boscaglia di idee ed emozioni.

Stanotte però ho fatto un sogno. E no, non era la cucina pesante perché sono a dieta da un mese e mezzo e mangio quanto un uccellino.
Nel sogno c'era un fiume. Nel fiume si sono materializzati dei grossi coccodrilli. Ho visto altrettanti dinosauri verdi andargli addosso e attaccarli. Me ne sono andata in sicurezza perché ero certa che i dinosauri avrebbero ucciso i coccodrilli. In realtà, quando pensavo che fosse tutto finito, i coccodrilli sono venuti via più forti che mai. Avevano avuto la meglio sui dinosauri.
Ammetto che il sogno mi ha inquietato, spero non voglia dirmi nulla.


sabato 25 agosto 2012

Ultimi Attimi di Quiete

Fonte: readers-bench.com

E' sabato...e lunedì, dopo una sola settimana di riposo, si torna a lavorare.
Vorrei potermi aggrappare con le unghie e con i denti a questi ultimi scampoli di libertà. Vorrei non dover tornare così presto alle preoccupazioni quotidiane.

Nonostante il caldo asfissiante e l'impossibilità di restare sotto il sole per due ore di fila come tutti gli altri, sono stata bene qui. Davvero bene.
Il mare non è bello né pulito, ma è pur sempre mare.
Le canzoni che animano le serate del luogo non sono nuove né ben cantate, ma è pur sempre musica.
Non posso mangiare nulla di buono. Non una pizza, non un gelato. Ma è pur sempre cibo quello che mando giù e me lo faccio bastare. 

Non ho preso molto colore ma non ne importa nulla. Sono solo un pò meno pallida di quando sono giunta qui. Però il mio viso è rilassato, contento, senza rughe pensierose ad incresparne il sorriso.

Ricaccio indietro qualunque pensiero, qualunque urgenza, tutto quello che mi aspetta lunedì. Fatemi tenere gli occhi chiusi ancora un pò.

martedì 21 agosto 2012

Afa d' Agosto

Fonte : meteoweb.eu

Fa un caldo torrido ed allucinante, qui sembra di impazzire. Fai due passi al sole e grondi sudore da qualunque poro della pelle, persino sul viso. Credo di non aver mai vissuto un'afa di questo genere, a parte i giorni che da bambina trascorrevo in una cittadina in provincia di Napoli dove c'era già la stessa umidità che ora si vive qui.

La sera usciamo sempre a far due passi, in cerca di un rivolo di vento che troviamo di rado. In compenso ho scovato delle bancarelle di libri nuovi a 3 € che ho preso d'assalto. Ci sono anche edizioni ben fatte di  testi classici, peccato solo averli già letti tutti. 


sabato 11 agosto 2012

Ho Imparato...

Fonte: leonardo.it
Durante l'ultima settimana ho osservato e compreso alcuni aspetti di me stessa e delle persone che mi circondano. Non è detto che siano tutti facili da digerire, ma sicuramente si riveleranno utili.

Ho imparato che non si può accettare di essere amici a senso unico. Che se io ti dico qualcosa di me, mi aspetto che tu faccia lo stesso. Con i tuoi tempi, secondo le tue modalità. Mi sta bene che tu voglia farmi partecipe della tua vita solo a grandi linee. Ma farmi passare una serata d'inferno senza neanche dirmi cosa diavolo è successo non mi va giù. Non più. Ti piacciono i misteri? a me no. Mi hanno stancata. Comincio a pensare che siano solo scuse. Siamo adulti e vaccinati, se non ci apriamo ora non lo faremo mai. Ho una corazza enorme anche io, ma un minimo sindacale te lo devo e ne pretendo se non la stessa razione almeno la metà, altrimenti di che amicizia si può parlare?
E, visto che ci siamo, non mi è piaciuto affatto quando il giorno dopo ti ho chiesto come stavi e mi hai risposto piccata come se la serata prima fosse stata un fiasco per colpa mia. Proprio no. E penso che dovresti imparare a regolarti perché se io so contare fino a 10 è il momento che riesca a farlo pure tu.

Ho imparato che è preferibile mantenere un rapporto cortese ed educato con i colleghi, ma poi evitare di chiedergli un favore. O farlo solo quando davvero non esistono alternative possibili. Ed ho imparato che certi sorrisi sono falsi e opportunistici, e di sicuro poco sinceri.

Ho imparato che quando cresci i genitori continuano ad abbaiare, ma alla fine ti lasciano fare quello che vuoi tu. Anche dopo averti messa in guardia o con la paura che tu possa sbagliare di nuovo.

Ho re-imparato che l'unica persona, dopo i miei genitori, su cui possa davvero contare è ancora una volta il mio amore. Ed ho imparato che a volte, quando sono triste - e durante l'ultima settimana di occasioni ne ho avute diverse - mi concede di sfogarmi un pò su di lui. Poi ride sonoramente di me solo per farmi sorridere a mia volta, sciogliendo un pò di quel pesante nodo che mi sale in gola.

Ho imparato che fare certi favori non costa nulla. Purché l'altra persona mi dimostri un minimo di gratitudine. Purché mi sorrida o mi dica almeno un grazie, altrimenti meglio evitare.

Ho imparato che mangiare senza sale si può e che i giorni più difficili sono quelli appena trascorsi, ovvero le prime due settimane. Dopo ci si abitua, anche se troppi alimenti non smetteranno mai di mancarmi. Il prosciutto crudo in primis, ma anche solo una fetta di pane normale o una pizza al ristorante.
E mi manca l'aspetto conviviale del cibo. Il bello di ritrovarsi insieme agli altri davanti ad una tavola a ridere, scherzare e assaggiare cose buone. Ora mangio per nutrirmi, perché so che devo farlo, ma la gioia di cenare o pranzare è quasi del tutto scomparsa.

Ho imparato che son tutti buoni a dire che è facile seguire una certa alimentazione, ma poi sono i primi a non riuscirci o a non averci mai provato. E magari te lo dicono mentre addentano qualcosa che gli sarebbe preclusa, se davvero fossero capaci di andare oltre le parole e agire.

sabato 4 agosto 2012

Mangiare Senza Sale - Parte 2

Mi rendo conto che questo parlare della mia nuova alimentazione probabilmente non interesserà nessuno. Sentitevi dunque liberi di non commentare, qualora troviate noiosi i miei pensieri a riguardo. Ma devo pur sfogarmi in qualche modo...capitemi. Probabilmente ci saranno post analoghi, sentitevi liberi di evitare anche i successivi, vi vorrò bene lo stesso :)

Mangiare senza sale è molto più complicato di quanto avrei pensato all'inizio. In fondo, sebbene io abbia iniziato la mia dieta il 14 luglio, è solo dal 28 che faccio a meno del sale. Dal giorno dopo a quello in cui la dottoressa mi prescrisse questa restrizione, che potrebbe forse arginare i miei recenti problemi di salute. Forse, ma non è sicuro.

La difficoltà sta nel perdere la voglia di mangiare.
Hai fame, ma niente di quello che mangerai ti piacerà. Soprattutto se, come me, non ami il peperoncino, il pepe e la maggior parte delle spezie esistenti. Sono persino intollerante alla cipolla, così da non poterla usare per insaporire i cibi. Uso il basilico, il limone, il finocchio, l'aceto balsamico sull'insalata, l'origano, il sesamo. In qualcosa ho aggiunto un pizzico di noce moscata.
Ma niente di tutto questo riesce a non farmi pesare l'assenza del sale. L'assenza dei sapori cui ero abituata. 

E se c'è una cosa che proprio mi fa male è vedere che gli altri si godono l'estate mentre io vivo in una sorta di bolla nella quale quasi ogni piacere mi è precluso. No, non li invidio con cattiveria. Semplicemente vorrei poter fare altrettanto.
  • Non andrò in vacanza per mancanza di fondi. E se anche ci andassi, cosa potrei mangiare? nessun ristorante cucina senza sale. Nessun cibo pronto include l'assenza di sale. Qualunque cosa si acquista ha già del sale all'origine. Di buono c'è che almeno per la colazione sono a posto. Mangio poco meno di mezza tazza di certi cereali senza aggiunta di sale. Oppure due biscotti deliziosi che ho trovato al super e che ne contengono solo lo 0,02%. Sono questi, e sono l'unica soddisfazione che il mio palato si concede. Fortunatamente, sono anche poco calorici.
Fonte: piccolagastronomiaitaliana
  • Domani si terrà finalmente il pranzo di laurea per mio fratello. Ci saranno tante cose buone da mangiare, alcune delle quali le preparerò io. E non potrò mangiarle. Niente, neanche una. Il mio menù consisterà in 60 g di pasta scondita e in una verdura sciapa di qualche tipo. E questo in fondo non sarebbe nulla perché è esattamente ciò che ho a disposizione tutti i giorni. Il problema è stare in mezzo alle persone cui voglio bene, vederle apprezzare tanto ben di dio senza poter fare altrettanto. Che festa è, se devi stare a guardare gli altri che apprezzano di gusto ma a te tocca sempre la solita brodaglia insapore?
  • Preparo con cura i miei pasti. Lesso le verdure, peso la pasta, preparo il pane senza sale nell'impastatrice. Non è un granché, ma tanto me ne tocca solo una fettina piccola a cena. E al momento di mangiare non sento niente. Ho solo voglia di sbrigarmi a finire perché non mi piace nulla. 
  • Ho perso il gusto di cucinare. Amavo starmene ai fornelli e preparare qualcosa di buono per la mia famiglia. E se anche prima assaggiavo solamente, ora so che non posso fare neanche quello. Per cui evito, lascio perdere, tergiverso. E sto lontana anche da questa forma di relax.
  • Nessuno comprende il mio sforzo. I colleghi pensano solo al fatto che non posso far colazione con loro. In casa c'è sempre qualcuno che mi istiga a mangiare qualcosa che sanno benissimo io debba evitare. E' comprensione mettermi qualcosa di succulento sotto il naso, sapendo che dovrò voltare la testa dall'altra parte? 
  • Mi manca un buon panino col prosciutto. Io che tante volte ho dovuto abbandonare l'idea di diventare vegetariana perché non sapevo farne a meno, ora non posso neanche assaggiarlo. Niente. Amen. E' bandito dalla mia vita. Almeno per ora.
  • E il mio ragazzo dice che questa lontananza dal buon cibo si ripercuoterà sul mio desiderio sessuale così dovrà patirne lui. Certo, grazie eh.