giovedì 28 giugno 2012

Cadere Giù

Fonte: Google

Pensiamo di poter controllare tutto.
La fame, la sete, il bisogno di andare a far pipì, la stanchezza, i momenti di stress, le arrabbiature, i momenti no. E invece poi, un giorno qualunque, ti accorgi che non è così.

Ti senti male a lavoro, se il tuo capo non ti avesse sorretto saresti finita a terra. Magari ti saresti persino rotta la testa. Ti calmi, ti danno acqua a zucchero. Dopo 10 minuti provi a rialzarti ma ti succede di nuovo. Anche stavolta a salvarti è il tuo capo. Ti fa sdraiare a terra, ti tiene in alto le gambe, ti dà altra acqua per la tua bocca asciutta. Un cliente si preoccupa, vuol chiamare il 118. Tu piangi perché non avresti mai voluto perdere il controllo, meno che mai sul lavoro.
Poi arriva tuo fratello, ti porta a casa. Hai paura persino a fare le scale. Paura di cadere, di non saperti tenere in equilibrio.
La sera vai dal medico. Il tuo non c'è, come al solito è irraggiungibile. Non c'è neppure un sostituto.
Allora decidi da andare dall'unico medico sempre disponibile, che poi era anche il tuo pediatra da bambina. C'è anche sua figlia, medico anche lei.
Insieme ipotizzano una sincope o una crisi ipovolemica.
Ti fanno sdraiare, ti spogliano, ti fanno un elettrocardiogramma. E tu pensi solo alla gente che c'è fuori ad aspettare, sperando di sbrigarti. Poi la pressione. Poi tante domande e tante prescrizioni. Esami da fare, controlli che ti permettano di capire cosa sia successo. Tu stai sempre bene, perché questo improvviso cambio di rotta?
Il mattino dopo ti fai le analisi complete.
Quello dopo ancora torni a lavoro. E allo stesso orario stai male di nuovo. Quel giorno era oggi.
Cosa succederà domani?


giovedì 21 giugno 2012

Di Stanchezza e Di Follie

Fonte: Amando.it

E' una settimana complicata, dura, di quelle che sembrano non passare mai.
In realtà, alla fine, i giorni fino ad oggi sono passati piuttosto in fretta. Nonostante il caldo, la fatica, le responsabilità che in alcuni momenti sembrano schiacciarmi, la violenza delle zanzare, un ciclo dolorosissimo e la voglia di essere altrove.
In altri casi avrei atteso il ristoro della domenica, per rigenerarmi e pensare solo a me. Solo a noi.
Ma non ci sarà domenica questa settimana. Si lavora, si corre, si sta ancora una volta dietro la follia della gente. 
E che la gente sia folle non ho davvero più dubbi.
Magari gli spieghi un concetto nel migliore dei modi possibili e non lo comprende. Non lo ascolta, ha la mente disconnessa. Anche se te lo avevano chiesto loro, anche se sembravano interessati. Se ne vanno così, con la faccia perplessa. E il giorno dopo ancora lì, con le stesse domande e tu con le stesse risposte mentre pensi che non abbiano davvero niente di meglio da fare. Loro. E invece tu ce l'avresti. Tu hai una lista lunghissima di obblighi ma devi star dietro a loro che non ti ascoltano.
E poi le pulizie, la sporcizia ovunque. Più pulisci e più te la ritrovi dappertutto. Hai caldo, vorresti andartene, ma c'è sempre qualcosa da fare, qualcosa da definire, qualcosa da riassettare.
E nei prossimi due giorni il delirio. Che Dio ce la mandi buona. La sveglia è ancora puntata alle 5:30.

domenica 17 giugno 2012

La Fregatura di Chi Pensa Bene


Vai a far del bene ai somari. Si ricevono solo calci.
Detti popolari, che in genere venivano pensati sulle persone più che sugli animali.
E' così anche per me. Sono certa che gli asini siano assai più civili di tanti uomini e tante donne.

Oggi non dovevo lavorare. 
Ma sapevo che la mia collega era alle prese con un compito che non le era mai stato assegnato e così nei giorni precedenti ho fatto sapere a lei e ai datori che sarei passata a darle una mano o a farglielo io, in modo che potesse occuparsi di tutto il resto senza problemi.
Così è andata.
Ma sarebbe stato davvero meglio per me non entrare affatto.
Far finta di nulla, fregarmene, lasciarla in quella cosa che magari preoccupava più me che lei, chissà. E invece no. Sono la solita cretina.

Non solo non le ha fatto piacere, ma mi ha fatto sentire un'intrusa perché il datore non l'aveva informata e allora chissà che ci avrebbe preso una strigliata a causa mia.
Lui sapeva e il giorno prima non ha parlato, ha fatto finta di niente.
In ogni caso, senza entrare in dettagli, ho fatto quel che dovevo e sono uscita con l'amaro in bocca. Come se  quell'aiuto glielo avessi imposto e non fosse voluto né cercato.
Mah. Ce lo avessi io qualcuno che mi aiuta anche se non glielo chiedo...
Ce lo avessi io qualcuno disposto a venire a darmi una mano di domenica senza prendersi una lira.

sabato 9 giugno 2012

Un Grazie a chi C'era e Ci Sarà.

Fonte: blogspot.it

Cinque anni fa nasceva Liberamente Io, il blog su Splinder dalla cui costola è poi nato Pensieri Scossi
Nacque in un giorno qualunque - il 5 giugno - come fondamentalmente nasce qualunque cosa. Vi scrivevo i miei pensieri, i desideri, i libri che leggevo, i film che mi avevano colpito, gli stralci di natura che mi avevano incantato e da cui mi ero lasciata assorbire.
Era un diario, semplicemente.

Poi iniziai a conoscere altri blogger. Persone che non avrei mai conosciuto in altro modo. Persone che ho imparato ad ascoltare leggendo a mia volta ciò che scrivevano. E poi ancora e ancora, fino al passare degli anni. 
Alcune di queste persone ci sono ancora e le ringrazio perché se non ci fossero state non avrei mai sentito l'esigenza di riaprire un blog "personale" dopo la dismissione di Splinder. Se non avessi voluto tenermi in contatto con loro questo spazio non sarebbe mai nato. Sono stata a lungo titubante ma nel momento in cui ho deciso di farlo ho capito che era la cosa giusta.

Quindi ringrazio la mia cara amica Agrimonia che aprì il suo blog pochi giorni prima di me e che leggo ancora con gioia ed ammirazione. Non sapete quanto io ami entrare in casa sua, seppur virtualmente, e veder crescere la sua famiglia, che ormai mi sembra di conoscere.

Ringrazio Francesco che mi passò persino a trovare su Recensioni Cosmetiche pur ammettendo che quello non era proprio il suo genere. Ma l'ho apprezzato, davvero tanto.

Ringrazio l'immancabile Ivo che è sempre una fonte di dibattito ed aggiornamento per me che non ho quasi mai il tempo e la voglia di informarmi seriamente su ciò che accade nel mondo. Mi demoralizzo. Ma almeno con lui se ne discute e spesso la vediamo allo stesso modo.

Ringrazio Emmegi che ormai purtroppo scrive pochissimo ma che non ho mai dimenticato. Tante sue parole me le sento ancora dentro, era come se avvertisse sempre quello che provavo, anche quando io stessa ero reticente a parlarne. Leggeva tra le righe e capiva.

E poi ringrazio tutti coloro che sono soliti leggermi su Recensioni Cosmetiche e quando si sono accorti che avevo aperto un altro piccolo spazio son passati a trovarmi anche qui. 
E ringrazio le persone che hanno commentato, espresso opinioni intelligenti, che mi hanno consigliato qualcosa da leggere o un video da guadare.
E ringrazio tutti quelli che conoscerò, perché so che accadrà.