 |
Fonte: oasidelpensiero.it |
Essere donna e avere un istinto materno sono sinonimi, parole intercambiabili?
No, io non lo credo. Io sono una donna di 26 anni, quindi in quell'età in cui decenni fa le donne avevano già uno o due pargoli ai quali pensare ed età in cui anche oggi tante donne coronano il proprio sogno di avere un figlio.
Sogno che io al momento non condivido. Lo comprendo, lo capisco, ma non lo faccio mio.
Sarà che sono cambiati i tempi, sarà che mi sento ancora figlia e quindi lontana dal diventare madre. L'orologio corre ed io non me ne curo.
Sembra un sacrilegio dirlo, soprattutto se si pensa a quante donne desiderano un figlio senza poterlo avere...ma io questo desiderio proprio non lo vivo. Se c'è, è seppellito così a fondo dentro di me da non averlo mai neppure scorto.
Da bambina, ogni anno, chiedevo a Babbo Natale un bambolotto calvo di cui prendermi cura. Forse gli davo semplicemente le carezze che sognavo di ricevere. Non che non ne abbia ricevute, ma davvero mi resta difficile ricordarle. La mia è una famiglia in cui l'amore fra i vari membri si dimostra nei fatti di ogni giorno e molto meno nelle parole o nei gesti affettuosi. Stento a ricordare l'ultima volta in cui i miei mi hanno abbracciata oppure io ho abbracciato loro. Ah si, quando ci siamo scambiati i regali di Natale. Ma è stato un attimo e come tutti gli attimi è volato via.
Dicevo. Ogni anno da bambina chiedevo a Babbo Natale un bambolotto calvo di cui prendermi cura. Poi, passata l'età per le bambole ho sognato ed ottenuto un animale domestico. E anche lì me ne sono presa cura in modo viscerale, come se quei gatti fossero stati prolungamenti del mio essere. Ma no, anche lì non era istinto materno. Anche lì era solo un gran bisogno d'affetto che volevo colmare.
Poi è passata anche questa fase. A 20 anni ho conosciuto il mio amore e la mia voglia di tenerezze è stata colmata in pieno. E mentre questo avveniva, moriva del tutto quella briciola di istinto materno che potevo pensare di avere...ma che, in realtà, non c'è mai stato.
Io non credo all'istinto materno innato in tutte le donne. Non credo che le donne debbano vivere solo per dare alla luce un figlio. Io credo che ognuna di noi sia diversa dalle altre e che non esistano missioni da compiere. Io amo le mamme. Stimo profondamente quelle donne che sanno prendersi cura dei propri figli tenendo sulle proprie spalle un lavoro così complicato. Ammiro quelle donne che sanno togliere del tempo a se stesse per dedicarlo ad altri esseri umani.
Io non so se saprei riuscirci. Mi sento una persona egoista e forse anche un pò fiera di esserlo. Non sono fatta per correre dietro ai dei bambini urlanti né a preparargli le pappine.
O forse si, sono fatta per tutte queste cose e non lo so o non me ne rendo conto. Quello che volevo dire prima di scrivere questa interminabile pergamena era che è sbagliato dare per scontato che ogni donna nasca con il desiderio di procreare. Non è così. Non siamo solo macchine sforna-bambini, siamo anche molto molto altro. In ogni caso, evviva le mamme sforna-bambini perché sono loro che muovono il mondo.
Io non so se lo muoverò mai e in tal caso spero solo che le persone intorno a me mi lascino il diritto di scegliere se farlo oppure no. Sembra scontato ma non lo è. Da quando ero bambina mi si dice "...quando avrai un figlio...". Ma non è scritto da nessuna parte che io debba averlo. E se mai accadrà, spero che sia per una mia decisione e che non siano loro o gli eventi stessi a scegliere per me.