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Fonte: ohga. it |
Ho scoperto un sito che ripubblica i miei post da anni, uno per uno. In fila come ordinati soldatini.
In passato mi è successo tante volte, con l'altro blog, quello tematico.
Ma con questo qui...beh, non pensavo potesse accadere. Quando li ho visti ho strabuzzato gli occhi, sorpresa e ferita allo stesso tempo.
Ma con questo qui...beh, non pensavo potesse accadere. Quando li ho visti ho strabuzzato gli occhi, sorpresa e ferita allo stesso tempo.
Sorpresa perché non mi aspettavo di rileggere altrove i miei pensieri scossi.
Ferita, perché è stato come vedermi nuda in un filmato porno che doveva esser confidenziale e che invece qualcuno aveva inopportunamente reso pubblico.
E lo so che il paragone è esagerato, ma nelle mie emozioni sono spesso esagerata e se in questo caso non lo fossi, penserei che di questo blog mi importa zero.
E invece mi importa molto. Cento. Mille. Diecimila. E' davvero utile quantificare?
Ci sono pezzi della mia vita qui dentro.
Pezzi di me, fondamentalmente.
Un mucchietto di ossa lì.
Un occhio di là.
Qualche goccia di sangue sparpagliata a terra.
Ci sono pezzi di muscolo o capelli aggrovigliati.
Ci sono il mio mare, il mio lavoro, la mia rabbia, le mie disillusioni, i miei sogni ad occhi aperti, le mie cadute e le mie risalite.
Quindi si, penso di aver tutto il diritto di sentirmi sia sorpresa che ferita.
Perché questo è un furto.
E' entrare col passamontagna nella stanza di qualcuno e appropriarsi di qualunque cosa, indistintamente, senza adoperarsi neppure in una cernita.
Lasciarla poi in disordine, con le ante degli armadi aperte, i cassetti divelti, le lampadine rotte.